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Appello Commissione UE: serve via libera degli Stati membri sulle regole fine roaming

 

E’ l’appello lanciato dal vicepresidente della Commissione Ue al mercato unico digitale Andrus Ansip,  in vista del voto al comitato Ue delle comunicazioni fissato che si terrà oggi, ove gli stati membri sono contrari e divisi, secondo quanto riporta l’Ansa.

Il rischio è di non rispettare il calendario per arrivare in tempo allo stop delle tariffe extra, che prevede entro il 15 dicembre l’adozione delle nuove regole con cui si vieta il roaming permanente, ovvero l’uso illegale di una scheda di un Paese Ue dove i prezzi sono inferiori in modo fisso in un altro Paese.

La proposta presentata dalla Commissione Ue definisce la messa in pratica della proposta presentata a sua volta a settembre con cui si consente un uso illimitato del roaming, senza limiti temporali né di volumi di chiamate, sms e dati, ma basato sul principio di residenza. Il punto sono le modalità di attuazione concreta.

Dopo lunghe consultazioni la Commissione Ue ha proposto che chi viaggia molto, risiede parte dell’anno in un altro Paese, chi è pendolare transfrontaliero e gli studenti erasmus, tutti sono coperti dalle nuove regole in quanto mantengono un “legame stabile con il Paese di origine”.

Gli operatori dovranno aspettare “un periodo di osservazione di almeno 4 mesi”, invece, prima di identificare un possibile rischio di abuso, e la documentazione richiesta ai propri utenti non dovrà essere “eccessivamente intrusiva”.

In caso di abusi, invece, si propone un periodo di avvertimento minimo di 14 giorni prima che vengano loro imposti i sovraccosti (con tetti minimi pari ai costi all’ingrosso). Per gli abbonamenti illimitati, che sono a prezzi stracciati nei Paesi nordici e baltici, invece, verrà eccezionalmente imposto un tetto al consumo in termini di volume legato al prezzo all’ingrosso del roaming, per evitare l’aumento delle tariffe nazionali o la fine delle offerte.

“Spetta ora agli stati membri far succedere tutto questo, non possiamo andare avanti a meno che non diano il loro accordo”, per questo “speriamo nel loro aiuto la prossima settimana”, ha auspicato Ansip, dicendosi comunque “fiducioso” che verrà trovata una soluzione.

12 dicembre 2016

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