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La legge n. 219/2017 fra libertà di cura e rischio di innesti eutanasici: la presentazione del libro di Giovanna Razzano

Venerdì 20 settembre alla Sapienza è stato presentato il libro di Giovanna Razzano – professoressa di Istituzioni di diritto pubblico presso la stessa università – dal titolo La legge 219/2017 su consenso informato e DAT, fra libertà di cura e rischio di innesti eutanasici (G. Giappichelli Editore).

Il volume analizza le previsioni della legge n. 219/2017 alla luce dei princìpi che dichiara di tutelare e promuovere, tenendo anche conto, ad un anno e mezzo dalla sua entrata in vigore, delle novità e dei fatti intervenuti. In particolare, fra questi, l’ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzionale, che ha chiesto al Parlamento di approvare una legge che, a talune condizioni, consenta ai pazienti di terminare la propria vita attraverso «un farmaco atto a provocare rapidamente la morte», inserendo la relativa disciplina «nel contesto della legge n. 219/2017 e del suo spirito».

Il libro esamina tale ipotesi, considerandone i significati e le conseguenze. In relazione al problema, il testo individua soluzioni interpretative ad alcune previsioni di difficile lettura della legge medesima, in coerenza con i consolidati principi costituzionali, europei e internazionali, che non mancano di trovare corrispondenza nel Codice di deontologia medica, per il quale doveri del medico sono «la tutela della vita, della salute psico-fisica, il trattamento del dolore e il sollievo della sofferenza, nel rispetto della libertà e della dignità della persona».

Alla presentazione del libro hanno partecipato, oltre all’autrice Giovanna Razzano, anche Andrea Morrone dell’Università di Bologna e Francesco Saverio Bertolini dell’Università di Teramo. Il dibattito è stato moderato dal professor Antonio D’Aloia dell’Università di Parma.

Di seguito, il video della presentazione.

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