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Accesso ai media e reti di nuova generazione

di Andrea Stazi L’accesso svolge un ruolo primario nell’odierno sistema economico, caratterizzato dalla dematerializzazione della proprietà: la garanzia di accesso alle esperienze e risorse culturali, nonché alle reti polifunzionali che le diffondono, ha ormai acquisito una rilevanza pari a quella della proprietà sui beni materiali. Il concetto di accesso ai media può essere definito, in generale, come la facoltà per una organizzazione o un individuo di utilizzare un particolare mezzo – ad esempio un canale televisivo o radiofonico, un sito Internet, una rete di telecomunicazione o un giornale – per diffondere un contenuto o un servizio. La rilevanza dell’accesso nell’ambito dei media elettronici è duplice. Da un lato, l’accesso diviene oggetto di quelle relazioni economiche e commerciali, solitamente incentrate sui servizi, che sono fondate sull’esistenza di reti e consistono appunto nella fornitura di accesso agli utenti finali. Pertanto, nell’ambito della società dell’informazione l’accesso, in forma non fisica ma elettronica, acquista un valore economico ed una funzione di crescente importanza. Inoltre, l’accesso e l’interconnessione nelle industrie a rete sono strumenti essenziali per stimolare la concorrenza tra fornitori di servizi. Ciò, in quanto l’accesso e l’interconnessione riducono le barriere all’entrata create dai costi di installazione delle reti, limitano l’ambito delle esternalità di rete, e minano così due delle principali giustificazioni economiche di una struttura monopolistica, favorendo la dinamica competitiva. Oggi, la convergenza tecnologica consente lo sviluppo di nuove infrastrutture a banda larga, le cosiddette reti di nuova generazione, attraverso le quali è possibile la fornitura di servizi integrati di telefonia fissa e mobile, accesso a Internet e contenuti audiovisivi. L’adeguamento delle attuali infrastrutture, la posa e la messa in opera di nuove reti in fibra ottica e lo sviluppo di reti wireless in tecnologia Wi-Fi e Wi-Max, peraltro, richiedono investimenti che implicano esborsi economici notevoli. Per quanto concerne gli aspetti regolamentari relativi alle reti di nuova generazione, non esiste ancora un quadro ben definito su nessuna delle due sponde dell’Atlantico. Negli Stati Uniti, il dibattito è già da tempo incentrato sul concetto della “network neutrality” – ovvero la possibilità per gli operatori di rete di offrire diversi livelli di qualità del servizio per i contenuti trasportati sulle proprie reti – con la relativa opportunità di un approccio regolamentare “light”, nonché quindi sulle differenti opzioni di policy che deriverebbero dall’accoglimento o dal rigetto di tali opzioni. A livello comunitario, si sta procedendo alla implementazione del quadro regolatorio generale delle comunicazioni elettroniche del 2002, attraverso la cosiddetta “Review 2006”, che dovrà essere pienamente recepita negli ordinamenti nazionali nei prossimi 3-4 anni e che sembra dover includere anche interventi riguardo alle reti di nuova generazione. In Italia, sull’esempio di quanto posto in essere dal regolatore britannico OFCom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sta riflettendo – attraverso un’apposita consultazione pubblica di tutti i soggetti interessati – sull’opportunità e sulle eventuali modalità di una separazione funzionale delle attività-chiave della rete fissa dell’operatore incumbent, al fine di garantire la parità di trattamento nel contesto delle reti di nuova generazione. Capisaldi della ipotizzata separazione sembrerebbero poter essere, allo stato, da un lato la “equality of access” – ossia l’eguaglianza di tutti gli operatori, compresa la divisione commerciale dell’incumbent, nell’accesso alla rete locale dello stesso – con la connessa replicabilità dei servizi; dall’altro la incentivazione agli investimenti per il miglioramento delle infrastrutture trasmissive attraverso un “level playing field” adeguato e chiaro per tutti i soggetti interessati. Relazione presentata al 6° convegno nazionale sul Diritto Amministrativo Elettronico – Sala delle conferenze della Camera dei Deputati, 5/6.07.2007

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