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Copyright in rete

Copyright In Rete

di Alberto Maria Gambino e Andrea Stazi Copyright in ReteIl passaggio dal regime di proprietà – fondato sul concetto della cessione della titolarità dei beni – al regime di accesso – basato sulla garanzia della disponibilità temporanea di beni o servizi (controllati per lo più da reti di fornitori) – muta radicalmente la nozione stessa di potere economico, che confluisce nelle mani di quei soggetti che si pongono quali gatekeepers, “guardiani” rispetto all’accesso alle reti ovvero ai beni o servizi scambiati attraverso esse. È per questa ragione che, ad esempio, le principali società d’intrattenimento, software e telecomunicazioni, consapevoli del ruolo essenziale dei gatekeepers, stanno acquisendo i fornitori di servizi e contenuti di maggiore successo. Dal punto di vista delle relazioni tra i fornitori-professionisti e gli utenti-consumatori, le esigenze dei primi di svolgere liberamente la propria iniziativa economica in rete e di ricevere un equo compenso per i contenuti di cui detengono i diritti di sfruttamento si confrontano con gli interessi dei secondi di poter partecipare ai rapporti online liberamente – oggi anche divenendo autori essi stessi con il meccanismo, di crescente diffusione, dello user generated content – al riparo da minacce indesiderate alle proprie libertà personali ed economiche, e disponendo dei contenuti digitali con flessibilità tramite i diversi canali multimediali. Dall’insieme di questi mutamenti, dunque, deriva l’esigenza sentita da tutti i soggetti che interagiscono sulle reti di individuare possibili soluzioni di tutela che consentano un equilibrato sviluppo delle dinamiche sociali e commerciali nel nuovo ambiente tecnologico. in LINK, n. 17 – Anno VIII, Novembre 2008 – il testo integrale è scaricabile qui

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