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Blockchain e proprietà intellettuale: opportunità e questioni giuridiche.

Blockchain e proprietà intellettuale: opportunità e questioni giuridiche.

di

Riccardo Iovine

Università Europea di Roma

 

L’innovazione è alla base del progresso, ossia di quel continuo cambiamento che ha da sempre caratterizzato il genere umano. Negli ultimi anni la tecnologia informatica ha rivoluzionato il mondo portando l’uomo a comunicare ed agire con modalità del tutto diverse rispetto al passato. La robotica, l’intelligenza artificiale, la blockchain, sono tutte tematiche che sembrano prefigurare cambiamenti radicali pari a quelli verificatisi negli anni Novanta con l’avvento del “World Wide Web”.
Difatti, le trasformazioni tecnologiche hanno svolto e svolgeranno sempre più in futuro un ruolo chiave nell’innovazione del diritto e delle modalità procedurali che lo caratterizzano.
In questo contesto, così complicato da un punto di vista tecnicoinformatico, la blockchain si pone quale mezzo tecnologico volto a garanti- re una maggiore semplicità ed efficienza, applicabile ad innumerevoli settori del diritto e dell’economia. Tra questi, di particolare importanza risulta il settore della proprietà intellettuale.
Difatti, la blockchain, quale registro permanente di valori, potrebbe avere una efficace applicabilità in riferimento ai beni immateriali, siano essi soggetti a registrazione, come nel caso delle proprietà industriali, o meno, come nel caso del diritto d’autore.
È proprio in riferimento al diritto d’autore che andremo ad analizzare, anche attraverso alcune esperienze pratiche, le possibili applicazioni della blockchain in merito alla registrazione, gestione ed enforcement delle opere dell’ingegno. Tutto ciò senza dimenticare le criticità presenti e future derivanti dall’utilizzo di tale tecnologia.

 

 

 

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