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L’intreccio di valori nella vita familiare nell’ordinanza n. 6471/2020 della Cassazione

L’intreccio di valori nella vita familiare nell’ordinanza n. 6471/2020 della Cassazione

Flora Pirozzi

Università Telematica Pegaso

 

SOMMARIO: 1. L’intreccio dei valori nella vita familiare. – 2. La vicenda giudiziaria – 3. Sistematica generale e valutazioni delle scelte di Cass. 6 mar- zo 2020, n. 6471. 

 

L’intreccio dei valori nella vita familiare 

“Ames parentem si aequus est, aliter feras” ammoniva Publilio Siro, ma la vita insegna che esistono casi in cui è negato ogni confronto e la possibili- tà di stabilire un seppur minimo rapporto parentale col proprio genitore. Per quanto ingiusto possa sembrare, i sentimenti sono un terreno che il diritto difficilmente batte e sul quale resta sconfitto. 

La nota analizza l’ordinanza della Cassazione n. 6471 del 2020 allo scopo di evidenziare la portata e i limiti dei principi ad essa sottesi in materia del diritto–dovere di visita al figlio minore spettante al genitore non collocatario; in particolare, ci si sofferma sull’assunto della incoercibilità, anche in forma indiretta, del dovere di visita, orientamento pienamente condivisibile perché laddove si volesse intravedere nel dovere di visita un vero e proprio obbligo, “coercibile ad iniziativa dell’altro genitore o dello stesso figlio minore”, ciò entrerebbe, tra l’altro, in contrasto “con la stessa finalità di quel dovere, strumento di realizzazione dell’interesse superiore del minore, inteso come crescita ispirata a canoni di equilibrio ed adeguatezza”1

 

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