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I dati archeologici tra prerogative di tutela e istanze di accesso

Quali elementi della documentazione scientifica prodotta dagli archeologi – in particolare dai liberi professionisti – nel campo degli scavi, della documentazione e della ricerca scientifica, devono essere considerati “dati elaborati”? Come possono gli archeologi vedere protetti i loro “diritti d’autore”, se presenti, quando la documentazione prodotta confluisce negli archivi? Possono i “dati grezzi” essere resi pubblici come patrimonio comune dell’umanità? Questo articolo scientifico cercherà di delineare la legittimità di alcune attribuzioni e la proprietà delle scelte per quanto riguarda la diffusione della documentazione archeologica prodotta in eventi controversi in cui gli interessi pubblici e privati sovrapposti non sempre coincidono.

Di Alberto Maria Gambino e Maria Letizia Bixio.

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