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La privacy del guidatore al tempo della mobilità intelligente

 di Maria Chiara Meneghetti

 Abstract

Il futuro della mobilità sarà sempre più intelligente. Dai connected vehicle agli autonomous vehicle il passo è breve. Nella corsa alla digitalizzazione, anche l’Europa si è mossa in questa direzione istituendo una piattaforma di confronto e dialogo per i numerosi attori coinvolti nella realizzazione del progetto: la C-ITS Platform. L’obbiettivo è l’inaugurazione del primo sistema di trasporto connesso e intelligente a livello europeo entro il 2019. Un obbiettivo, che deve confrontarsi con le difficoltà tecniche e giuridiche legate alla sua effettiva implementazione. La valutazione dell’impatto che il nuovo sistema produrrà sul diritto alla privacy e protezione dei dati dei moderni guidatori è tra le questioni più complesse.

 Abstract

The future of mobility will become increasingly smart. Connected vehicles are only few steps away from autonomous vehicles. In the rush to digitaliza- tion, also Europe has moved in this direction establishing a platform of discussion and dialogue among the multiple actors involved in the deployment of the project: the C-ITS Platform. The objective is the inauguration of the first connected and intelligent transport system at European level, by 2019. An objective that needs to face the technical and legal difficulties related to its effective implementation. The assessment of the impacts that the new system will produce on the right to privacy and data protection of modern driv- ers is one of the most complex issues.

Sommario: 1. La mobilità intelligente della C-ITS Platform – 2. Dati perso- nali o non-personali? – 3. Le basi giuridiche per il trattamento di dati nel si- stema C-ITS – 3.1. Perseguimento di un interesse pubblico (o adempimento di un obbligo legale) – 3.2. Consenso dell’interessato; 3.3. Esecuzione di un contratto – 3.4. Legittimo interesse del titolare –4. Molti i nodi ancora da sciogliere – 4.1. Titolarità e allocazione delle responsabilità; 5. Uno sguardo al futuro della mobilità intelligente: non solo privacy.

 1.  La mobilità intelligente della C-ITS Platform

Sotto molti aspetti le automobili che guidiamo oggi possono già definirsi connected device, dispositivi che dialogano con il mondo esterno, ricevendo e trasmettendo informazioni. Sfruttando le potenzialità connettive di Internet, l’esperienza di guida dell’automobilista moderno viene arricchita e agevolata da avanzati sistemi di navigazione, servizi VoIP e di infotainment.

L’ultima frontiera dell’interazione macchina-ambiente è rappresentata dalla progettazione di veicoli intelligenti, capaci di comunicare tra loro senza ne- cessità di intervento umano. Nel 2019 sarà inaugurato a livello europeo il primo sistema di trasporto intelligente (Cooperative Intelligent Transport System, C-ITS), in base al quale le autovetture in circolazione saranno in grado di comunicare tra loro e con altre infrastrutture di trasporto (come segnaletica stradale o apposite stazioni di recezione) scambiandosi informazioni utili alla circolazione.

Il progetto C-ITS nasce nel 2014 dall’esigenza di adottare una strategia eu- ropea comune per favorire la digitalizzazione nel settore dei trasporti e assi- curare all’Europa una posizione competitiva nei confronti di paesi, come USA e Giappone, particolarmente all’avanguardia in questo campo.

L’obbiettivo del progetto nel breve periodo è accrescere la componente interattiva nella circolazione stradale per migliorare la sicurezza degli sposta- menti e la gestione del traffico, guidando le scelte dell’automobilista. I veicoli sarebbero in grado di allertare i conducenti in merito a un incidente o un incrocio particolarmente trafficato prima di giungere sul luogo stesso, permettendo all’autista, per esempio, di modificare il proprio percorso scegliendo una strada alternativa.

In una prospettiva di lungo termine, invece, il progetto mira a ridurre in maniera crescente l’intervento umano, automatizzando l’intera esperienza di guida attraverso l’introduzione di autonomous vehicle in grado di comunicare con i propri “simili” su strada e di prendere decisioni in maniera indipendente.

Per facilitare la celere ed efficiente attuazione del progetto, la Commissione europea ha creato la c.d. C-ITS Platform, una piattaforma di confronto e discussione, organizzata in commissioni specializzate nelle diverse aree di competenza (es. sicurezza; infrastrutture fisiche e digitali; business model), che nei passati tre anni ha iniziato ad analizzare le criticità del progetto dal punto di vista giuridico, tecnologico ed economico.

Tra le commissioni è stato creato in particolare un Gruppo di Lavoro dedicato alla valutazione dei profili concernenti la privacy e la protezione dei dati personali (Data Protection and Privacy Working Group). La portata del progetto e i meccanismi di comunicazione su cui esso è sviluppato porterebbero, infatti, alla più grande operazione di trattamento di dati mai effettuata.

Lo scambio di informazioni tra veicoli e infrastrutture stradali coinvolgerebbe migliaia di enti e organizzazioni preposti al funzionamento del sistema (autorità pubbliche, industria automobilistica, società di telecomunicazioni ecc.) e milioni di automobilisti in tutta Europa.

Le preoccupazioni sollevate dagli impatti che un tale colossale esperimento potrebbe avere sui diritti fondamentali dei cittadini europei non sono quindi infondate, soprattutto se considerate alla luce della nuova normativa europea privacy (regolamento (UE) 2016/679, GDPR), direttamente applicabile negli Stati Membri a partire da maggio 2018.

Le rilevazioni fino ad ora prodotte dal Gruppo di Lavoro della Commissione1 sono state recentemente sottoposte al vaglio dell’Art. 29 Wor- king Party (WP29, Gruppo dei garanti privacy europei), che, pur circoscrivendo la materia delle proprie osservazioni, ha reso note per la prima volta le proprie osservazioni sul tema2.

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