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McLuhan Cento anni: una nuova edizione della Galassia Gutenberg, libro che ha cambiato la storia

McLuhan - The Gutenberg Galaxy

di Gianpiero Gamaleri

McLuhan - The Gutenberg Galaxy1962-2012. Ricorrono cinquant’anni dalla prima edizione canadese de The Gutenberg Galaxy. The making of the Typographic Man, edita dalla Toronto University Press e pubblicata in Italia da Armando Editore nel 1976 nell’accurata traduzione di Stefano Rizzo. Eppure il testo resiste brillantemente al passare del tempo, tanto da richiedere una nuova edizione che esce proprio nel centenario della nascita dello studioso canadese. La tenuta di questo libro ha una motivazione semplice: la sua capacità di ricercare nelle modalità di comunicazione del passato le dimensioni dell’uomo contemporaneo. In una parola, McLuhan propone una rilettura della storia che ci consente di cogliere gli interrogativi essenziali che l’umanità si pone da che mondo è mondo e che vengono rappresentati attraverso l’esperienza letteraria, l’espressione artistica, la riflessione filosofica, la meditazione religiosa. Verso una cultura postalfabetica Bisogna subito aggiungere che in nessun altro Paese come in Italia il pensiero di McLuhan, malgrado il ritardo nella traduzione di alcune sue opere, è stato colto così in profondità. Vogliamo qui ricordare una relazione che risale addirittura al 1969 e che fu tenuta a Perugia nell’ambito del convegno “Il mondo di domani”. In essa Paolo Filiasi Carcano – un nostro filosofo che andrebbe riscoperto – dava la chiave di lettura de La galassia Gutenberg: “La cosa fondamentale da notare a questo riguardo è, secondo McLuhan, che la forma del medium (cioè la sua modalità percettiva) è più importante rispetto al contenuto trasmesso: e questa osservazione può diventare la premessa di una nuova storiografia, la quale insista e metta in rilievo le svolte caratteristiche più importanti inerenti alle tecnologie della comunicazione (…).  L’invenzione della scrittura, poi quella dell’alfabeto, infine quella della stampa, e ora la diffusione dei mass media, segnano delle tappe storiche, estremamente significative, delle quali forse non siamo riusciti ancora a comprendere tutta la portata. Mentre da un lato in gran parte del mondo si combatte una grande battaglia contro l’analfabetismo, per rendere possibile il passaggio da una cultura orale a una cultura letterata, nei Paesi scientificamente e tecnologicamente più sviluppati si avverte la crisi della cultura alfabetica e l’esigenza di una nuova cultura postalfabetica”. Da Gutenberg alla galassia elettronica Quando scrive La galassia Gutenberg,McLuhan è a sua volta tanto persuaso dell’irruzione di questa cultura postalfabetica – rivalutazione dell’oralità rispetto alla scrittura – da rendere necessario un decisivo approfondimento della grande epopea della stampa perché solo recuperando le radici si possono apprezzare senza timori i rami nuovi di una società e della sua cultura. In chiusura della sua opera, l’autore si poneva cinquant’anni fa un interrogativo attualissimo: “Quali saranno le nuove configurazioni di meccanismo e di alfabetizzazione via via che queste più antiche forme di percezione e di giudizio vengono permeate dalla nuova tecnologia elettrica?”. E rispetto al momento in cui persino le penne biro vengono sostituite dai bambini dai tasti del computer e dalla pratica del touch screen delle nuove lavagne interattive multimediali, McLuhan già scriveva: “La nuova galassia elettrica di eventi è già penetrata profondamente nella galassia Gutenberg. Anche senza una collisione, una simile coesistenza di tecnologie e di forme di consapevolezza provoca traumi in ogni persona vivente”. La presa di coscienza di questi possibili traumi costituisce il miglior antidoto per superarli.
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