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I droni aiutano l’archeologia: scoperte nuove abitazioni etrusche nel parco di Veio

Stando ad alcune stime rilanciate nei mesi scorsi dalla Commissione Europea il mercato dei droni sarebbe destinato, nel prossimo decennio, a rappresentare fino al 10% di quello complessivo dell’aviazione continentale, toccando un volume d’affari di circa 15 miliardi di euro. Divisi tra l’ambito civile e quello militare, gli aeromobili a pilotaggio remoto saranno impiegati nei più disparati settori. Non ultimo, quello archeologico, che delle potenzialità del telerilevamento sta già traendo i primi benefici. È proprio grazie ai droni che nei giorni scorsi sono state individuate nuove abitazioni etrusche nel parco di Veio, area a nord di Roma. L’originale ricerca è stata condotta da alcuni studiosi dell’Università del Salento, che hanno utilizzato velivoli radiocomandati sviluppati dalla società romana FlyTop. Nello specifico, si tratta del “FlyNovex”, un multirotore esacottero dotato di una fotocamera Canon D700, e del “FlyGeo 24Mpx”, un velivolo con un’ala fissa di circa 2 metri di apertura dotato di una macchina fotografica Sony A6000. Questi droni hanno sorvolato un’area di 42 ettari ad una quota di circa 70 metri, individuando con precisione nuove strutture abitative etrusche ancora sottoterra; le aree potranno ora essere oggetto di scavi archeologici. Occasione per approfondire i dettagli dell’operazione sarà la conferenza in programma a Roma martedì 17 marzo “Droni e telerilevamento”, evento durante il quale saranno anche presentati i risultati di un’altra campagna di voli di droni per la stima dei danni causati dal maltempo sulle coste del medio e alto Adriatico nelle ultime settimane. L’iniziativa, promossa da alcuni comuni e enti pubblici della provincia di Ravenna, ha visto volare due multirotori della società ravennate Italdron: il quadricottero “High One 4HSE” e l’ottocottero “E1100 8HSE”, entrambi dotati di fotocamere in banda ottica. È stato possibile verificare i danni a strutture e stabilimenti balneari, oltre ad aggiornare il profilo plano-altimetrico delle coste interessate da forti erosioni. Un’altra novità che sarà presentata durante la conferenza romana è il drone “SF6 RTK”, una nuova versione del velivolo sviluppato dalla società ternana Skyrobotic dotato di un nuovissimo sistema gps RTK (Real Time Kinematic), basato su di una piattaforma prodotta dalla Topcon, che fornisce a questo drone importanti capacità di georeferenziazione; è infatti il primo multirotore capace di individuare la sua dislocazione geografica con un’accuratezza inferiore ai 3 centimetri e può essere utilizzato per effettuare rilievi molto precisi in aree inaccessibili o senza punti di riferimento a terra.

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13 marzo 2015

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