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La Ue chiude l’inchiesta antidumping sulle reti di telecomunicazione mobili cinesi. Ma resta il nodo sovvenzioni

Segnali di distensione tra Pechino e Bruxelles, almeno sul fronte delle telecomunicazioni. La Commissione Europea ha infatti rivisto la decisione di principio adottata nel maggio 2013 e con la quale apriva un’inchiesta antidumping e antisovvenzioni nei confronti dei dispositivi di telecomunicazione mobile fabbricati in Cina. Gli approfondimenti degli ultimi mesi hanno infatti dimostrato che i nodi centrali dei problemi posti dalla concorrenza cinese sul mercato dell’Ue sono da rintracciarsi nel sovvenzionamento delle reti di telecomunicazione mobile, circostanza che ha decretato lo stop dell’inchiesta antidumping e una temporanea sospensione “per approfondimenti e la ricerca di soluzioni amichevoli con le autorità cinesi” proprio della parte relativa alle sovvenzioni. “La decisione di non dare seguito alla parte antidumping di queste possibili misuri di difesa commerciale – dichiara il commissario Ue al commercio Karel De Gucht – è un passo significativo per affrontare il caso delle telecomunicazioni mobili nella sua interezza. Sono lieto che l’Ue e la Cina siano recentemente stati in grado di risolvere una serie di attriti commerciali, non ultimo il caso del polisilicio e quello legato al vino, settore nel quale la Cina ha chiuso la sua inchiesta senza l’imposizione di un dazio”. I dispositivi che rientrano nel raggio di questa inchiesta ex officio, e quindi non reclamata dall’industria tlc del Continente, sono gli elementi essenziali, come la rete di accesso radio e il nucleo delle reti mobili, progettati e configurati per soddisfare le esigenze dei fornitori di servizi di telecomunicaizione europei, a prescindere dalla tecnologia di riferimento (2G, 3G o Lte), laddove siano parzialmente o completamente assemblati o disassemblati al momento della spedizione e con o senza il software dedicato. Questi network mobili sono utilizzati dai fornitori di servizi di telecomunicazione per trasmettere i protocolli VoIP e i dati della messaggistica, gestire la rete e attivare la fornitura di servizi di comunicazione e reti di servizi ed applicazioni riferiti a dati e comunicazioni in mobilità. Le apparecchiature per l’utente finale, vedi telefoni cellulari, non rientrano nella fattispecie. Parliamo di un mercato che frutta alle esportazioni cinesi oltre un miliardo di euro l’anno. LEGGICina e telecomunicazioni, apertura al mercato. Il Governo approva progetti pilota orientati ad una maggiore concorrenzaLEGGILte, la crescita esponenziale e la battaglia in terra cineseImmagine in home page: TheGuardian 28 marzo 2014

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