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Antitrust e chip per smart card, la Commissione europea multa Infineon, Philips e Samsung per 138 milioni di euro

AntitrustFines

È la violazione delle norme europee che vietano gli accordi di mercato orientati a creare cartelli alla base delle sanzioni che la Commissione Europea ha comminato ai produttori di chip per smart card Infineon, Philips, Samsung and Renesas (joint venture tra Hitachi and Mitshubishi). Al termine di un’indagine antritrust aperta nel 2008 alle aziende sono state elevate multe per oltre 138 milioni complessivi, ripartiti come nella tabella che segue. AntitrustFines Lo “zero” nella casella corrispondente a Renesas è dovuto alla piena immunità concessa all’azienda per aver rivelato l’esistenza dell’accordo; in sostanza, spiega la Commissione, tra il settembre 2003 e il settembre 2005 le compagnie avrebbero intrattenuto contatti bilaterali con lo scopo di determinare le rispettive risposte alle richieste dei clienti su prezzi più bassi, avrebbero discusso e scambiato informazioni commerciali sensibili su prezzi, clienti, trattative contrattuali, capacità di produzione e uso dei rispettivi impianti. Il vicepresidente della Commissione responsabile della politica sulla concorrenza Joaquín Almunia ha affermato: “In quest’era digitale i chip per smart card sono utilizzati da quasi tutti, sia nei telefoni cellulari che nelle carte di credito o nei passaporti. Pertanto è fondamentale che le aziende produttrici concentrino i loro sforzi su come superare la concorrenza innovando e fornendo i migliori prodotti ai prezzi più convenienti. Se invece le imprese scelgono di accordarsi, a scapito sia dei clienti che dei consumatori finali, devono aspettarsi sanzioni”. I soggetti e le imprese danneggiate da tali pratiche possono ora adire i tribunali degli Stati membri per richiedere il risarcimento dei danni. 3 settembre 2014

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