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Oltre due milioni senza banda larga. Solo il mobile riduce la forbice

(1) - Calcolo Del Digital Divide – “popolazione Residente Che Non Risulta Coperta Da Servizi A Banda Larga Da Rete Fissa (quindi Per Indisponibilità Assoluta Di ADSL O Per Disponibilità Di Velocità Inferiori A 2Mbps Per Qualsiasi Ragione – Apparati Di Centrale “lite” In Grado Di Offrire Velocità Fino A 640kbps, Presenza Di Apparati Concentratori, Problematiche Di Degrado Del Segnale Legate A Linee Lunghe Ecc.) E Non Risulta Coperta Da Servizi A Banda Larga Da Rete Mobile (da Operatori In Grado Di Fornire Servizi Di Terza Generazione O Quarta Generazione O Operatori WiMax)". Fonte Dei Dati: Ministero Dello Sviluppo Economico.

Il digital divide italiano fotografato dall’Agcom nell’Osservatorio trimestrale sulle Telecomunicazioni. Con gli smartphone meno sms e più chat tramite le app “Il Piano Nazionale Banda Larga prevede la realizzazione di specifici piani regionali per un complesso di oltre 350 milioni”, ma “Il valore corrente del Digital Divide al 30 giugno 2013 è stimato essere pari al 4%, circa 2,370 milioni di cittadini”. Sono questi i dati che aprono l’Osservatorio trimestrale sulle Telecomunicazioni diffuso dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, documento che dimostra come la percentuale di italiani impossibilitati a navigare in banda larga da rete fissa arriverebbe all’8,8% se non fossero disponibili le alternative delle connessioni mobile tramite WiFi.

(1) - Calcolo del Digital Divide – “popolazione residente che non risulta coperta da servizi a banda larga da rete fissa (quindi per indisponibilità assoluta di ADSL o per disponibilità di velocità inferiori a 2Mbps per qualsiasi ragione – apparati di centrale “lite” in grado di offrire velocità fino a 640kbps, presenza di apparati concentratori, problematiche di degrado del segnale legate a linee lunghe ecc.) e non risulta coperta da servizi a banda larga da rete mobile (da Operatori in grado di fornire servizi di terza generazione o quarta generazione o operatori WiMax)". Fonte dei dati: Ministero dello Sviluppo economico.
(1) – Calcolo del Digital Divide – “popolazione residente che non risulta coperta da servizi a banda larga da rete fissa (quindi per indisponibilità assoluta di ADSL o per disponibilità di velocità inferiori a 2Mbps per qualsiasi ragione – apparati di centrale “lite” in grado di offrire velocità fino a 640kbps, presenza di apparati concentratori, problematiche di degrado del segnale legate a linee lunghe ecc.) e non risulta coperta da servizi a banda larga da rete mobile (da Operatori in grado di fornire servizi di terza generazione o quarta generazione o operatori WiMax)”. Fonte dei dati: Ministero dello Sviluppo economico.
“Si stima che circa il 4,8% della popolazione possa attualmente accedere alla banda larga solo grazie a tecnologie wireless”, una dinamica che raggiunge i picchi maggiori in Emilia Romagna e Puglia. Gli accessi complessivi alla rete fissa calano di 500mila unità rispetto al giugno 2012, con Telecom che perde il 2% di quote di mercato. A beneficiarne maggiormente sembra essere Fastweb, che cresce dell’1,4% su base annuale e dello 0,3% su base trimestrale. Un leggero aumento anche per Tiscali (0,2%) negli ultimi dodici mesi. Gli accessi dei new entrant crescono complessivamente di 250mila unità, con il WiMax a rappresentare il 45% della complessiva crescita delle reti OLO dal giugno 2012 e la Linkem che rappresenta oltre il 57% dello specifico segmento. In materia di traffico mobile, “gli sms (43,1 miliardi a fine giugno), risultano in flessione del 10% rispetto alla prima metà del 2012, confermando quanto già segnalato lo scorso trimestre circa la progressiva diffusione delle app di messaggistica mobile”. Il traffico dati da inizio anno è cresciuto del 33%; in aumento anche le “connect card” dedicate, le cosiddette chiavette, che raggiungono una consistenza di circa 8,6 milioni (+24,6% rispetto al secondo trimestre 2012).

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