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Agcom e diritto d’autore, Gambino: “Biennio bianco su copyright reclama attivismo Authority”

Il giurista a margine del convegno alla Camera dei Deputati “Libertà fondamentali sul Web”: “Lo scopo che l’Autorità attribuisce al proprio intervento è quello di fornire uno strumento di rapido intervento rispetto ai fenomeni massivi di violazioni del diritto d’autore online” “Un protagonismo dell’Agcom nell’enforcement antipirateria è oggi il male minore in quanto ci troviamo davanti a due anni in cui non si potrà adeguare la normativa sul copyright alle nuove tecnologie, divenute sempre più invasive e sofisticate”. Così il Professor Alberto Gambino, giurista già presidente del Comitato consultivo per il diritto d’autore e direttore della Rivista “Diritto Mercato e Tecnologia” a margine del convegno alla Camera dei Deputati “Libertà fondamentali sul Web”. “Lo scopo che l’Autorità attribuisce al proprio intervento – prosegue Gambino – è quello di fornire uno strumento di rapido intervento rispetto ai fenomeni massivi di violazioni del diritto d’autore online, prefiggendosi l’obiettivo di ricondurre la cosiddetta pirateria digitale ad un livello fisiologico. Si tratta di un’attività oggi necessaria – aggiunge il giurista –  in quanto il legislatore italiano, principale depositario della competenza in materia, per sua stessa ammissione attraverso le parole del sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali Simonetta Giordani, ha sostanzialmente ammesso che nuovi interventi sul diritto d’autore nel web dovranno attendere il processo di revisione europeo delle normative sul copyright, che avverrà non prima dei prossimi due anni”. “In questo ‘biennio bianco’ – conclude il Professor Gambino –  non è dunque accettabile un depotenziamento del ruolo in materia dell’Agcom , che, seppur con competenze a macchia di leopardo, svolge funzioni di vigilanza del rispetto della legge sul diritto d’autore anche sul web”. 22 novembre 2013

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