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Google Rapporto Trasparenza: in aumento le richieste dei Governi

Google ha diffuso i nuovi dati relativi al suo rapporto per la trasparenza relativo alle richieste di informazioni sugli utenti da parte dei governi e al diritto all’oblio.

Negli ultimi 6 mesi del 2015 le autorità hanno avanzato il 15% in più di richieste. In totale Google ha ricevuto 40.677 segnalazioni relative ad oltre 81mila account, in aumento rispetto alle 35.365 della prima metà dell’anno passato.

Il Paese che più desidera avere informazioni sugli utenti sono gli Stati Uniti (circa 12.500 richieste), seguiti da Germania (7.500), Francia (4.000), Regno Unito (3.500) e India (3.250). Le autorità italiane hanno avanzato 897 istanze, in calo rispetto alle 956 dei primi 6 mesi del 2015. Dal punto di vista numerico, gli account coinvolti da queste richieste sono stati complessivamente più di 81.000.

Google ha anche diffuso i dati relativi al diritto all’oblio, che la Francia vorrebbe fosse esteso a tutti i domini Big G e non solo a quelli europei.

L’azienda di Muontain View, che ha rilasciato la final preview di Android 7.0 Nougat, ha eliminato ad oggi 580mila link che rimandavano a informazioni ritenute “offensive o non più pertinenti” dagli utenti.

Nel comunicato pubblicato sul blog di Google dedicato alla Public Policy, la casa di Mountain View esprime soddisfazione per l’attesa approvazione del Privacy Shield, lo scudo sulla privacy nato dall’accordo tra UE e Usa in sostituzione del Safe Harbour, reso inapplicabile da una sentenza della Corte di Giustizia Europea. Google plaude agli sforzi fatti dal Congresso Usa per garantire la privacy dei cittadini Usa e anche dei cittadini non americani, contribuendo a creare le condizioni per migliorare le leggi attualmente vigenti. “Google – si legge ancora nel post – non vede l’ora di lavorare con le nuove regole sulla privacy, nel rispetto degli utenti, ovunque essi si trovino”.

22 luglio 2016

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