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Cloud computing nella Pa: il Consip lancia la gara per risparmiare 3 miliardi di euro

Razionalizzare i sistemi informatici della Pubblica amministrazione attraverso il Cloud computing per risparmiare 3 miliardi di euro che serviranno a finanziare progetti di e-government migliorando il dialogo con cittadini e imprese. Sono questi gli obiettivi della gara pubblicata dal Consip per i servizi di cloud computing a supporto delle PA centrali e locali. “Il cloud computing – afferma la società che gestisce gli acquisti operati dalla Pubblica amministrazione italiana – è la forma avanzata di impiego delle infrastrutture informatiche grazie al quale le complesse e costose tecnologie vengono concentrate in data-center molto grandi e molto sicuri, dai quali si forniscono servizi a cittadini, imprese ed amministrazioni in modo altamente efficiente e sicuro, a costi molto contenuti. Anche l’Italia, come gli Stati Uniti ed altri Paesi ad alta tecnologia, affiancherà ai data-center pubblici di eccellenza come Sogei e i data-center regionali, la disponibilità di servizi informatici di cloud computing dei quali essi stessi potranno avvalersi per i casi di picchi elaborativi o per altre esigenze gestionali”. Ad essere erogati in modalità cloud saranno i servizi di infrastruttura informatica, le piattaforme digitali per fornire servizi ai cittadini ed alle imprese, i servizi di interoperabilità per i dati e per la cooperazione applicativa, elevando la sicurezza dei sistemi gestionali pubblici. “La spesa pubblica informatica italiana annua  – dichiara l’ente – è pari a 5,2 miliardi di euro e questa iniziativa mira alla sua razionalizzazione affrontandone il 7,7% ovvero 390 milioni di euro annui, che sui cinque anni di durata contrattuale definiscono la base d’asta di 1,95 miliardi di euro”. Nel novembre scorso il “Secondo Osservatorio Assinform sull’Ict nella Pubblica amministrazione” ha evidenziato come, soprattutto a livello delle Amministrazioni Regionali, si stiano già compiendo alcuni passi nella giusta direzione, mentre più lungo e difficile sembra essere il percorso a livello di Comuni e Province. Le principali evidenze dell’Osservatorio mostrano che:

  • il 50% degli Enti Centrali dichiara di adottare/prevedere l’utilizzo di servizi di Cloud Computing, di cui solo il 20% rappresentano dei progetti di Cloud Computing già operativi; si tratta principalmente di progetti Iaas (Infrastructure-as-a-Service) basati su modelli di tipo Private;
  • il 43% delle Amministrazioni Regionali dichiara di aver già adottato o prevede di adottare entro fine 2013 servizi di tipo Cloud,principalmente IaaS e SaaS(Software-as-a-Service). Il ruolo di Cloud Service Provider viene individuato principalmente nelle società ICT in-house regionali;
  • oltre l’80% degli Enti Locali non prevede ancora l’adozione di servizi Cloud; nonostante ciò rispetto al 2011 è in lieve crescita la quota di enti che ha già avviato delle esperienze di utilizzo del Cloud Computing (circa il 13% sia dei Comuni sia delle Province). Si tratta principalmente dei Comuni di minori dimensioni, con un orientamento più marcato verso servizi di tipo SaaS(Office Automation e Posta Elettronica);
  • L’attuale utilizzo del Cloud Computing nella Sanità pubblica italiana è molto contenuto: solo il 34% delle ASL/AO dichiara di adottare o prevedere il ricorso a servizi Cloud.Ad oggi le esperienze presenti sono limitate alla realizzazione presso alcune ASL/AO di cloud privati aziendali impiegati, in primo luogo, per il deployment di macchine virtuali. La situazione, però, è destinata a sbloccarsi grazie ad interventi strategici di livello regionale: sono infatti 12 le Regioni e Province Autonome che, direttamente o attraverso le loro società in-house, prevedono degli specifici piani di diffusione del cloudcomputing in Sanità nel medio periodo (2014-2016).

  Sempre stando a ciò che emerge dai dati dell’Osservatorio, gli Enti Pubblici riconoscono nel Cloud un’opportunità di risparmio, di maggiore flessibilità, di incremento delle performance e miglioramento della gestione dell’infrastruttura IT. Sul fronte dei fattori in grado di ostacolare l’adozione di soluzioni cloud da parte della PA però emerge ancora con chiarezza come uno dei principali inibitori sia l’incertezza normativa con particolare riferimento alla questione della sicurezza e protezione dei dati. LEGGI “Le prospettive di tutela della privacy nello scenario tecnologico del cloud e dei big data” [Slide] “Risparmi ed efficienza  – continua il Consip annunciando la gara – saranno particolarmente concentrati sulla riduzione dei costi di gestione delle infrastrutture informatiche, sul costo delle singole componenti oggetto della gara, sui costi amministrativi per le singole gare, non più necessarie, potendo rapidamente aderire ad un contratto-quadro con elevati standard qualitativi. Ogni Amministrazione potrà così ridurre drasticamente il time-to-market dei propri progetti, abbattendo i tempi dell’approvvigionamento da 15 mesi a 100 giorni, grazie al contratto quadro che sarà aggiudicato da Consip”. Questa gara completa l’infrastruttura connettività–nodi elaborativi delle Pubbliche amministrazioni, avviata a giugno con la gara SPC-connettività, la cui base d’asta è di 2,4 miliardi di euro per sette anni di servizi. I servizi cloud potranno essere utilizzati dalle amministrazioni sottoscrivendo contratti con gli aggiudicatari, alle condizioni economiche e qualitative definite dalla gara. I centri servizi che gli aggiudicatari metteranno a disposizione saranno interconnessi all’infrastruttura di connettività pubblica SPC e ne rispetteranno le regole tecniche e di sicurezza. “Questa iniziativa – conclude il Consip – permette di raggiungere l’obiettivo dell’ammodernamento e dell’efficientamento delle infrastrutture informatiche pubbliche delineato dal Governo e realizzato dall’Agenzia per l’Italia Digitale e da Consip come centrale acquisti nazionale, fornendo così ulteriori strumenti contrattuali necessari affinché ciascuna amministrazione possa raggiungere i propri obiettivi istituzionali, nel quadro delle strategie generali definite dalla Cabina di regia del Governo per la realizzazione dell’Agenda digitale Italiana, coerente con l’European Digital Agenda”. Immagine in home page: Kltownsend.com 27 dicembre 2013

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