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Confindustria Radio Televisioni pubblica lo “Studio economico del settore radiofonico in Italia”

Nel 2014 il mercato radiofonico italiano vale 481 milioni di euro, in calo del 7% rispetto al 2013: si tratta dei ricavi totali delle radio commerciali, nazionali e locali, e del servizio pubblico desunti dai bilanci aziendali.

La stessa fonte indica che i ricavi pubblicitari ammontano complessivamente a 339 milioni di euro, in calo del 4,8% rispetto al 2013.

È quanto risulta dallo Studio Economico del Settore Radiofonico Italiano pubblicato da Confindustria Radio Televisioni per l’anno 2016 (basato sui data di bilancio del 2014), redatto nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale delle Imprese Radiotelevisive Private.

Lo Studio si basa sull’elaborazione dei principali dati economici estratti dai bilanci delle emittenti commerciali costituite in società di capitali (principalmente SRL, SPA, Società cooperative) per le quali vige l’obbligo di deposito.

L’analisi dei bilanci societari permette di estrarre dati oggettivi e comparabili e di fornire una misura di parametri indicativi dell’andamento industriale del settore quali ricavi, dimensioni, redditività e patrimonializzazione delle imprese, occupati. L’analisi delle società di capitali identifica un perimetro definito e corrispondente alle società più strutturate esistenti sul mercato.

Scarica il Rapporto 2016 sul Settore Radiofonico in Italia

17 ottobre 2016

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