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Telecom, Gambino: “Il potere di veto va preferito alla revisione Opa, che è rimedio residuale”

“La revisione della disciplina OPA approvata in Senato si pone in realtà quale rimedio residuale e non unanimemente apprezzato nel tentativo di bloccare l’acquisizione di Telecom da parte di Telefonica. Resta da preferirsi il corretto e puntuale esercizio del potere di veto riconosciuto allo Stato, come peraltro comprovato dall’inserimento nella mozione dell’impegno per il Governo di emanare la disciplina attuativa del c.d. Decreto Golden Power entro 30 giorni o comunque ‘con la massima urgenza’ “. Così il giurista Alberto Gambino, professore di Diritto Privato all’Università Europea di Roma e direttore scientifico della Rivista Diritto Mercato Tecnologia, commenta la decisione con la quale il Senato ha approvato la mozione che prevede di modificare la normativa sull’Opa aggiungendo, alla soglia fissa del 30% per le offerte obbligatorie, “una seconda soglia legata all’accertata situazione di controllo di fatto”. Una utile ricostruzione del quadro normativo comunitario e nazionale all’interno del quale si inserisce l’operazione di acquisizione di Telecom, ancora frastagliato e incerto, è al centro del lavoro di poche ore fa dell’avvocato Elena Maggio, che indica nel corretto esercizio del cosiddetto golden power lo strumento con il quale Governo italiano potrà validamente intervenire per tutelare gli interessi del Paese a fronte dell’acquisizione da parte della compagnia spagnola Telefonica dell’azienda proprietaria della rete di telecomunicazione nazionale. 18 ottobre 2013

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