This Call for Papers of the Journal of Law, Market & Innovation (JLMI) concerns the…
Mobile Health: per liberare il potenziale dei nuovi servizi occorrono sicurezza e interoperabilità
Quali sono le questioni da affrontare con maggiore urgenza per lo sviluppo dei servizi di Mobile Health in Europa a detta degli stakeholders? È la domanda alla quale ha tentato di rispondere la consultazione pubblica aperta dalla Commissione Europea lo scorso 10 aprile e durata quattro mesi. I risultati dell’indagine, che ha coinvolto 211 tra autorità pubbliche, operatori sanitari, organizzazioni in difesa dei consumatori e imprenditori del web anche al di fuori dei confini del Vecchio Continente, lasciano intendere che, nonostante il mercato europeo sembra destinato a diventare il maggiore del mondo entro il 2018, restano da sciolgiere alcuni importanti nodi perché questo potenziale venga espresso a pieno. In cima alla lista, considerati centrali da quasi la metà degli intervistati, figurano così gli strumenti a garanzia della sicurezza dei dati dei pazienti, con la crittografia indicata come sicura alleata per garantire la privacy e allo stesso tempo la fiduca di chi si affida ai servizi di nuova generazione. La richiesta è quella di un enforcement in materia di data protection e di una maggiore trasparenza e certificazione dei servizi, e per quanto si sottolinei la necessità di evitare il rischio di over-regulation, la maggior parte degli operatori sanitari attivi sul web punta il dito contro la mancanza di standard di qualità comuni e interoperabilità come barriera per l’ingresso nel mercato. Si richiede dunque di garantire un’armonia tra le varie soluzioni nazionali in materia di Fascicolo sanitario elettronico, lo sviluppo di standard di programmazione aperti e soluzioni API coinvolgendo in maniera attiva gli stakeholders nella messa a punto di questo tipo di strumenti. Ed è proprio con i soggetti coinvolti nella consultazione che, nel corso del 2015, la Commissione europea discuterà le diverse azioni che possono favorire il mercato dell’mHealth con soluzioni che spaziano dalla legislazione alla auto- o co-regolamentazione fino a precise linee guida, in una cornice disegnata dall’eHelath Action Plan del 2012 e nella quale rientrano anche le azioni di supporto già previste nel programma Horizon 2020. Allo stesso tempo, un ulteriore punto di riferimento è rappresentato dal Libro verde sulla Mobile Health presentato lo scorso aprile e accompagnato da un documento di lavoro pensato per dare indicazioni a chi è impeganto nella messa a punto di strumenti, app e dispositivi nell’ambito della cura personale. Una importante occasione per un ulteriore bilancio di questa serie di iniziative sarà la eHealth Week prevista a Riga, Lettonia, nel maggio prossimo. LEGGI App mediche, il Garante privacy: “Servono migliori informative e più trasparenza nell’uso dei dati degli utenti” “Senza banda ultralarga e mercato unico Tlc non ci sarà eHealth”, il commissario Kroes sulla sanità digitale. Mentre il “mobileHealth” viaggia verso i 17 miliardi di euro per il 2017 14 gennaio 2015