La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica nell’ambito dell’iniziativa GreenData4All, con l’obiettivo di raccogliere…
Vacanze e acquisti online, il sondaggio Unc-Airbnb: “Il 75% dei consumatori si affida al web, ma niente sconti su sicurezza e trasparenza”
“Le vacanze online sembrano attirare i consumatori, che non vogliono però sconti su trasparenza e sicurezza”. Così Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, riassume i risultati del sondaggio “Turismo: come scegli la tua vacanza on-line?” realizzato in collaborazione con Airbnb. “Con l’avvicinarsi dell’estate – dichiara Dona – abbiamo voluto indagare le preferenze dei consumatori in tema di vacanze online. Il sondaggio, seppur non abbia valore statistico e intenda semplicemente fotografare il sentiment degli utenti, ha avuto un significativo riscontro, oltre 700 risposte, a dimostrazione del fatto che si tratta di un tema di grande interesse per i consumatori”. “Le segnalazioni che arrivano ai nostri sportelli – spiega – evidenziano infatti un netto cambio di rotta rispetto al passato: se un tempo le agenzie di viaggi erano il canale preferito per la prenotazione delle vacanze, oggi grazie ad Internet e alla sharing economy, i consumatori possono accedere a nuove soluzioni. Il 75% dei rispondenti dichiara di acquistare vacanze online e di esserne soddisfatto; un terzo predilige la prenotazione di appartamenti privati (34%) e di bed and breakfast (30%)”. “Ma il web – prosegue Dona – può nascondere anche delle insidie e allora è importante capire quanto i consumatori si sentano tranquilli ad acquistare le loro vacanze online: a questo proposito è significativo che 69 consumatori su 100, nella scelta del sito, mettano al primo posto l’affidabilità dei pagamenti. Inoltre, la maggior parte, richiede informazioni chiare e trasparenti, senza sottovalutare le recensioni di altri utenti che hanno già acquistato su quello stesso sito”. Per il 78% dei rispondenti il timore maggiore è di scoprire, una volta arrivati sul posto, che la sistemazione non sia quella pubblicizzata su Internet. Inoltre, si preferisce il contatto diretto con la struttura: “L’utente tipo – spiega ancora Dona – esamina preventivamente le recensioni di utenti che hanno già sperimentato quella sistemazione (il 90% degli under 35 e l’80% degli over 35 dichiara di fidarsi abbastanza o molto), in caso di problemi predilige l’assistenza telefonica, immediatamente seguita dalla posta elettronica e se prenota un appartamento privato si sente solitamente più sicuro se può prima contattare chi lo ospita”. “I risultati del sondaggio – sottolinea il segretario generale Unc – evidenziano come Internet e il passaparola virtuale offerto dalle recensioni abbiano rivoluzionato il modo di viaggiare degli italiani. La multicanalità di offerte accessibili online e le tariffe più concorrenziali, oggi resi possibili anche grazie alle nuove piattaforme di sharing come Airbnb, disegnano nuovi scenari. D’altro canto, con la crisi si è fatta più forte l’esigenza di trovare soluzioni alternative che, al di là delle resistenze di chi difende rendite di posizione, possono portare un grande beneficio ai consumatori, consentendo di viaggiare anche a chi, altrimenti, rinuncerebbe a spostarsi”.
“Diritti e benessere del consumatore nell’ecosistema digitale”: report, video, audio e materiali del convegno presso l’Agcm Prenotazioni online, l’Antitrust accetta gli impegni di Booking e chiude l’istruttoria
8 luglio 2015