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Le armi “stampate” restano illegali, la messa al bando rinnovata dal Congresso Usa. Ma solo per quelle di plastica
Le armi di plastica realizzate tramite le stampanti 3D restano illegali sul suolo americano. Il Congresso degli Stati Uniti ha infatti rinnovato i divieti previsti all’interno dello US Undetectable Firearms Act, nel quale si prevede l’illiceità della creazione di vere e proprie armi che risultano invisibili ai metal detector degli aeroporti e agli scanner a raggi X. Stando a quanto riportato dalla Associated Press è stato così rinnovato per i prossimi dieci anni un veto che era in scadenza. La misura è stata firmata in remoto dal presidente Barack Obama tramite l’Autopen. Intanto c’è chi pensa ad un bando integrale delle armi stampate in 3D, come la città di Philadelphia, dove è in discussione una proposta di legge che vieterebbe la fabbricazione in casa di pistole e fucili a meno che non si abbia una licenza per la manifattura bellica in linea con le norme federali. Ancor prima, l’iniziativa di Stato e città di New York. Non le sole pistole in plastica, infatti, sembrano riproducibili dai nuovi strumenti, come già dimostrato dall’azienda Solid Concepts. Uno scenario di sicuro poco immaginabile nel 1988, anno in cui l’allora presidente Ronald Reagan emanò il divieto alla circolazione della armi non rilevabili. MUSICA IN TRE DIMENSIONI – Sicuramente più pacifico l’utilizzo delle stampanti 3D messo a punto dal designer Lukazs Karluk, che ha pensato bene di non limitare l’esperienza musicale al solo ascolto ma di traghettarla verso una visione in tre dimensioni. Il risultato è una scultura di augmented reality come quella mostrata nel video qui sotto. LEGGI “Stampanti in 3D: quale futuro per i quadri d’autore?” di Federico Mastrolilli Foto in home page: Blitzquotidiano.it 10 dicembre 2013