Il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, e il Direttore…
Facebook, gli “indicatori sociali” contro i contenuti pirata

Il social network di Mark Zuckerberg ha brevettato una tecnologia che permette di analizzare alcune informazioni dei profili dei propri utenti per rintracciare la condivisione illecita di contenuti protetti da diritto d’autore Facebook è a caccia di contenuti pirata condivisi dai propri utenti. Il social in blu ha infatti ottenuto un brevetto per uno strumento che permette agli amministratori della piattaforma di analizzare alcune informazioni dei profili per identificare le condivisioni di materiali protetti da diritto d’autore. Nel dettaglio, come riferisce TorrentFreak, a guidare le ispezioni saranno degli “indicatori sociali” come gli interessi di chi ha postato contenuti, la localizzazione e le reti di amici alle quali è connesso. Un’iniziativa volta a “minimizzare le conseguenze legali”, sempre più temuti visto l’attivismo delle associazioni antipirateria sparse nel pianeta e decisioni come quella con la quale il Tribunale di Roma ha recentemente oscurato, per gli utenti italiani, il “gemello russo” di Facebook Vkontakte. Il social network di Zuckerberg è così pronto a contribuire a rendere sempre più labile il confine tra gli “intermediari passivi” e le piattaforme che operano un più sistematico controllo sui contenuti caricati dagli utenti. LEGGI “Il giorno in cui Youtube decise di non essere più un hosting provider. E si accordò con la Premier League”
Il brevetto ottenuto da Facebook è denominato “Utilizzo di segnali sociali per identificare i contenuti non autorizzati su un sistema di social networking“.
3 dicembre 2013