skip to Main Content

Scuola, Boldrini: “Imparare a programmare oggi è importante come ieri le lingue”. Giannini: “Formare gli insegnanti”

CO7sHktWwAA2bRv

“Oggi sentiamo spesso parlare di linguaggi di programmazione, che a mio avviso sono l’equivalente di ciò che anni fa erano le lingue. I miei genitori mi hanno sempre stimolato ad imparare le lingue, e se io oggi avessi un figlio in età scolare gli consiglierei di fare un corso di programmazione”. Così il presidente della Camera Laura Boldrini in occasione del lancio dell’iniziativa Programma il Futuro per l’anno scolastico appena iniziato, presentata oggi a Montecitorio; il progetto del Miur e del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) punta a fornire alle scuole una serie di strumenti facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica.

“Nel Regno Unito – ha spiegato Boldrini – un sondaggio condotto su un campione di mille famiglie ha rivelato che l’insegnamento di un linguaggio come Python, tra i bambini di 5-11 anni, è più popolare dell’insegnamento del francese. Come istituzioni noi non possiamo astenerci dal sostenere e affiancare le nuove generazioni per permettere loro di beneficiare al meglio delle possibilità offerte dal pensiero computazionale; questo programma svela dunque ai giovani quanto si complesso l’ingranaggio che sta dietro all’apparente semplicità della pagina web, svela il trucco che c’è dietro, e offre gli strumenti per capire che spesso il web ci vuole come consumatori passivi, ma se noi conosciamo i meccanismi sapremo capire meglio la rete, a capirne anche le insidie”.

Ambizioni tutt’altro che agevoli per un Paese nel quale, come illustra Save the Children, uno studente su quattro non ha sufficienti competenze in matematica, mentre l’Ocse invita ad un utilizzo razionale delle risorse tecnologiche a scuola in quanto non sufficienti da sole a garantire un miglioramento delle capacità degli studenti e, anzi, se male utilizzate foriere di ulteriori problematiche.

“Il nostro paese – ha concluso – sconta un grave ritardo sulla rete digitale, ed è centrale l’impegno per superare questo stato di cose non solo per dare al sistema gli strumenti che proiettano verso una nuova crescita economica, ma perché il digital divide è il nuovo volto della disuguaglianza. Programma il futuro ha già avvicinato più di 300mila studenti al pensiero computazionale, con quasi 16.500 classi coinvolte nel primo anno di sperimentazione del coding nella scuola italiana”.

CO7sHktWwAA2bRv“La premessa è che il coding non è un’attività specialistica ma una competenza trasversale e che come le competenze linguistiche è assolutamente fondamentale acquisire fin dai primi banchi di scuola”, ha affermato la Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini rivolgendosi ai bambini in sala: “Voi siete nativi digitali e dunque vi muovete già con naturalezza nel nuovo ambiente nel quale siete immersi, ma questo non significa che la scuola non debba offrire percorsi di approfondimento dell’alfabetizzazione a questi nuovi linguaggi, che rappresentano la rivoluzione epistemologica di questo secolo. Imparare una lingua computazionale è uno straordinario modo di entrare nel mondo con il piede giusto, e la scuola è il centro di questa responsabilità civica. I nostri obiettivi sono quelli di diffondere l’alfabetizzazione digitale, che deve coinvolgere anche le generazioni più mature, formare gli insegnanti, mettere a disposizione le infrastrutture necessarie a compiere questo salto in avanti. Il Governo ha investito molto fina dal primo giorno, e ne La buona scuola è previsto un miliardo di euro per lo sviluppo di una scuola digitale”.

Per Hadi Partovi, fondatore di Code.org, “nel nostro secolo il software è come l’elettricità nel secolo scorso. Imparare a programmare insegna a pensare. E bisogna ringraziare li insegnanti italiani che hanno promosso questa attività”.

Proprietà industriale in aula: aperte le candidature per il finanziamento dei progetti scolastici

App e minori, il Garante privacy: “Pesanti violazioni”

15 settembre 2015

Back To Top