Massimo Proto, Ordinario di Diritto privato, è di ruolo presso l’Università degli Studi Link…
Pc, vendite calano del 7,7%. Gartner: “Segnali positivi per prossimi mesi”
Le vendite complessive continuano a registrare vistosi cali, ma i motivi per sperare in una (seppur parziale) inversione di tendenza nei prossimi mesi non mancano. Si possono riassumere così le indicazioni che arrivano dalle stime di Gartner sul mercato dei pc desktop, le cui vendite globali, nel terzo trimestre dell’anno in corso, si sono fermate a 73,7 milioni, pari a un calo del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. “Il mercato globale dei pc ha registrato aumenti di prezzo di circa il 10% nel corso del 2015 a causa del forte apprezzamento del dollaro nei confronti delle valute locali”, spiega l’analista Mikako Kitagawa: “Questo fenomeno continua ad essere una delle principali cause della debolezza della domanda nelle regioni che comprendono Europa, Medio Oriente, Giappone e America Latina, dove si registra una flessione a doppia cifra. Differente la situazione in Asia/Pacifico e Stati Uniti, dove il mercato è risultato più stabile”. Non è servito a risollevare i numeri del settore neanche il lancio di Windows 10 da parte di Microsoft; per quanto abbia fatto registrare un immediato boom di adozioni, il nuovo sistema operativo è stato infatti per la gran parte installato su vecchi dispositivi. Ma non mancano motivi per sperare in dati più incoraggianti già nel futuro più prossimo; al fisiologico aumento delle vendite che corrisponderà con le festività di fine anno si sommano i risultati di un sondaggio condotto dalla stessa Gartner sui consumatori, la metà dei quali si è detto intenzionato a comprare un nuovo pc nei prossimi dodici mesi (un dato che per i tablet si ferma al 21%, ulteriore segno di un settore che soprattutto in Europa si è decisamente stabilizzato). Le più favorevoli condizioni in termini di valuta dovrebbero fare il resto. Sul fronte dei produttori, Lenovo si conferma in prima posizione, con una quota di mercato che aumenta anche a fronte di un calo del 4% delle spedizioni totali. Un ribasso che è in realtà molto più sostanzioso in Giappone, Europa e Medio Oriente ma che è stato compensato dagli straordinari risultati in Usa, dove il produttore cinese occupa la quarta piazza della classifica ma ha scontato una crescita del 22% (nello stesso periodo, HP ha registrato un +2,1%, Dell un +3,2% e Apple un +7,3%). Successi arrivati grazie all’introduzione di una serie di computer portatili ibridi, anche smontabili, e inseriti in una vasta gamma di fasce di prezzo. 9 ottobre 2015