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G20 Energia: il viceministro Bellanova, “Nuova governance globale, tra energie pulite e gas”

“La sfida dell’energia pulita, tecnologicamente avanzata può essere l’occasione propizia alla creazione di un network globale”.

Così il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, nel corso della due giorni del G20 Energia, a Pechino dal 29 al 30 giugno: summit che ha visto coinvolti i rappresentanti di due terzi della popolazione mondiale, espressione dell’80% del consumo energetico globale, del 90% del Pil mondiale, e dell’80% delle emissioni globali.

“Nello scenario attuale – ha detto –  caratterizzato da un basso livello di prezzi e da un’alta volatilità dei mercati, è di fondamentale importanza che riusciamo ad intensificare la cooperazione tra le principali organizzazioni ed entità internazionali che si occupano di energia”.

Il percorso verso la piena applicazione della COP 21 è stato al centro dei lavori del G20, insieme al trend di sviluppo energetico al 2020 e alla sfida per la decarbonizzazione dell’energia, nonchè il ricorso a tecnologie energetiche avanzate che possano favorire l’innovazione di sistema in campo energetico.

In quest’ottica, “L’Italia ha aderito all’iniziativa Mission Innovation, lanciata lo scorso novembre a Parigi durante la COP 21, finalizzata ad accelerare il tasso di innovazione delle energie pulite, attraverso l’impegno condiviso di raddoppiare, nei prossimi 5 anni, la spesa nazionale per attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione dedicata alle tecnologie energetiche pulite”.

Come ricordato dal viceministro in sessione plenaria, l’Italia ha avuto una crescita significativa nel settore dell’energia da rinnovabili durante gli ultimi anni. La quota di rinnovabili sul consumo finale ha raggiunto il 17,3% alla fine del 2015, in rapporto al 10% del 2010, e raggiungerà il 24% nel 2030 con le misure attualmente in essere.

“Crediamo molto – ha ribadito Teresa Bellanova –in questa fonte di energia pulita, ed è per questo che il Governo italiano, attraverso il Mise, ha appena approvato un decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico (eoliche, geotermiche, termodinamico a concentrazione solare, biomasse, etc.) con un investimento di circa 500 milioni di euro annui per i prossimi 20 anni. Questi incentivi si vanno ad aggiungere ai circa 11 miliardi di euro annui di incentivi già disponibili per le rinnovabili”.

Il G20 per la prima volta ha ratificato il ruolo del gas come ponte di transizione verso l’economia a basse emissioni di CO2: “Una scelta che tutela l’ambiente, il gas può essere coniugato alle energie rinnovabili per la sua flessibilità, e impiegato in vari settori, anche come GNL, dai trasporti terrestri e marittimi all’industria”. Due, inoltre, i bilaterali con Arabia Saudita e Messico.

Il primo con Al Falih Abdulaziz Khalid, Ministro dell’Energia, Industria e Risorse minerarie dell’Arabia Saudita: al centro dell’incontro i rispettivi programmi di sviluppo delle rinnovabili, e il ruolo dell’Arabia Saudita nella governance energetica globale.

L’Arabia, data la lunga transizione verso le rinnovabili, continuerà a investire nell’ottica di una politica volta alla stabilizzazione dei prezzi del petrolio.

Dal bilaterale è anche emersa fortemente la volontà da parte dell’Arabia di diversificare l’economia nella prospettiva di cambiamenti epocali. Questa politica rappresenta anche una grande opportunità per l’Italia in chiave di investimenti.

Nel secondo bilaterale, Bellanova ha incontrato Leonardo Beltran, Sottosegretario alla Pianificazione e Transizione energetica del Messico.

Con il Sottosegretario, il viceministro ha discusso della firma, prevista ai primi di luglio, del Memorandum Italia-Messico grazie al quale sarà rafforzata la collaborazione nel campo delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’innovazione tecnologica applicata all’energia.

A margine del G20, la viceministro Bellanova ha incontrato gli imprenditori italiani, facenti parte del Gruppo di Lavoro Energia e Ambiente nel settore tecnologie verdi e protezione ambientale, della Camera di commercio italiana in Cina.

5 luglio 2016

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