Oreste Pollicino* e Pietro Dunn, in “Intelligenza artificiale e democrazia” (Egea), esplorano l’impatto dell’intelligenza artificiale…
Segreti commerciali, la direttiva Ue a tutela di imprese, diritto all’informazione e whistleblower
“Con una società su cinque che ogni anno è vittima di furto di segreti commerciali, questa armonizzazione dovrebbe consentire la creazione di un ambiente sicuro e affidabile per le imprese europee, che vedranno protetti i loro beni immateriali e il know-how”, ha affermato la relatrice Constance Le Grip (PPE, FR). “Mi sono inoltre battuta per assicurare che le garanzie previste dal testo per proteggere il lavoro dei giornalisti e dei whistle-blower siano reali e il meno ambigue possibile”, ha aggiunto. Le nuove norme UE per aiutare le aziende a ottenere un risarcimento legale contro il furto o l’uso improprio dei loro segreti commerciali sono state approvate dall’Europarlamento. I deputati hanno inserito una clausola per proteggere la libertà di espressione e d’informazione. Il testo è stato approvato con 503 voti favorevoli, 131 voti contrari e 18 astensioni. “L’obiettivo della direttiva”, ha proseguito Le Grip, “è fornire regole comuni sul segreto commerciale, per permettere alle imprese di difendere i propri segreti da iniziative che possono colpire i loro interessi”. A tutela dei giornalisti e talpe, Sergio Cofferati, relatore ombra per il gruppo S&D, cita “l’articolo 5”, fortemente voluto dal Parlamento e che “esclude” dal campo di applicazione della direttiva proprio queste due categorie, sempre che, si legge nel testo, agiscano “per rivelare una condotta scorretta, un’irregolarità o un’attività illecita” ed “a condizione che abbiano agito per proteggere l’interesse pubblico generale”. Una formulazione considerata insufficiente da verdi e Ong: “L’onere della prova è su giornalisti e gole profonde e mentre le società possono sostenere cause lunghe e costose, i singoli, soprattutto quelli di piccoli media, non possono”. La direttiva, concordata in via informale con i ministri prima del voto, introduce una definizione comunitaria di “segreto commerciale”, ossia tutte quelle informazioni che sono segrete, hanno valore commerciale proprio poiché segrete, e sono state sottoposte a misure per mantenerle tali. Gli Stati Membri dovrebbero assicurare che le vittime dell’utilizzo illecito dei segreti commerciali possano difendere i propri diritti in tribunale e chiedere un risarcimento. Nel testo approvato sono inoltre presenti norme per proteggere le informazioni confidenziali durante il procedimento legale. Nel corso delle negoziazioni con i ministri, i deputati hanno insistito sulla necessità che la nuova direttiva non limitasse la libertà di stampa, il pluralismo dei media e il lavoro dei giornalisti, facendo riferimento in particolare alle loro inchieste e alla tutela delle fonti. 20 aprile 2016