skip to Main Content

Aiuti di Stato: l’’Avvocato Generale della CURIA, Medina, chiede l’annullamento della sentenza sulla centrale nucleare di Paks

L’Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Laila Medina, ha proposto l’annullamento della sentenza del Tribunale UE che aveva confermato la decisione della Commissione Europea di approvare l’aiuto di Stato concesso dall’Ungheria per la costruzione di due nuovi reattori nucleari nella centrale di Paks. La proposta di annullamento è legata alla mancata valutazione della compatibilità dell’aggiudicazione diretta dell’appalto alla società russa Nizhny Novgorod Engineering con il diritto dell’Unione in materia di appalti pubblici.

Nel 2017, la Commissione Europea aveva dato il via libera al finanziamento statale ungherese per il progetto, interamente affidato alla società russa nell’ambito di un accordo bilaterale tra Russia e Ungheria sulla cooperazione nucleare. L’Austria aveva impugnato tale decisione, sostenendo che l’affidamento diretto del contratto senza gara pubblica violava le norme europee sugli appalti. Dopo un primo rigetto del ricorso da parte del Tribunale UE nel 2022, il caso è stato portato dinanzi alla Corte di Giustizia.

Secondo l’Avvocato Generale Medina, la Commissione avrebbe dovuto esaminare la questione dell’aggiudicazione diretta nell’ambito della valutazione dell’aiuto di Stato, in quanto tale procedura rappresentava un elemento inscindibile dell’intervento finanziario ungherese. Inoltre, Medina ha evidenziato che la decisione della Commissione non era sufficientemente motivata, poiché si limitava a rinviare a un precedente procedimento per inadempimento senza fornire spiegazioni dettagliate sulle sue conclusioni.

Infine, la proposta di annullamento della sentenza si basa anche su una valutazione ritenuta insufficiente riguardo alla proporzionalità dell’aiuto concesso dall’Ungheria. Se la Corte di Giustizia accoglierà le conclusioni dell’Avvocato Generale, la Commissione potrebbe essere chiamata a riesaminare il caso, con potenziali implicazioni sulla validità dell’intero progetto nucleare ungherese e sulle regole di trasparenza negli appalti pubblici dell’UE.

Approfondimenti:

Back To Top