Elisabetta Giovanna Rosafio è professore ordinario di Diritto della navigazione e Diritto aerospaziale presso la…
Al Maxxi di Roma il Mock Trial: “La tutela del format e le prospettive di regolamentazione”. L’intervista all’Avv. Elisabetta Mina
di Eduardo Meligrana
Avv. Mina, il 23 gennaio prossimo al Maxxi di Roma si svolgerà il Mock Trial: “La tutela del format e le prospettive di regolamentazione”. In cosa consiste l’appuntamento?
Ci siamo posti l’obiettivo di affrontare il tema della tutela giuridica dei format televisivi in Italia. Si tratta di un argomento di grande interesse sia per gli operatori del settore che nella creazione di format apportano investimenti ingenti, sia per i giuristi, perché la proteggibilità del format come opera dell’ingegno ai sensi della Legge sul Diritto d’Autore è stata ed è tutt’ora una questione dibattuta.
Lo faremo il 23 gennaio con l’Associazione dei Produttori Televisivi attraverso un “processo simulato”, al termine del quale un collegio di quattro legali di importanti case di produzione, presieduto dal Prof. Alberto Gambino, sarà chiamato a decidere su di un caso di asserito plagio di un format televisivo, realmente prodotto e trasmesso, da parte di un format simile ma non uguale.
Nel corso dell’evento ci sarà poi un intervento di Frapa, ente internazionale con sede in Olanda che si occupa specificamente della tutela dei format: Bianca Rootsaert del Managment Board presenterà l’esperienza dell’ente, in particolare quanto alla procedura di registrazione dei format presso Frapa e del sistema di mediazione delle controversie, amministrato presso WIPO.
Quale il quadro normativo nel quale si colloca la protezione del format in Italia?
Attualmente le norme invocate per la tutela del format sono quelle della Legge sul Diritto d’autore e quelle civilistiche in materia di concorrenza sleale. Trattandosi tuttavia di “schemi di programma” e non di opere con una forma espressiva compiuta, si è molto discusso se e in che misura i format possano effettivamente accedere alla tutela del diritto d’autore.
Per ovviare all’incertezza e consentire agli operatori di poter conoscere l’oggetto e l’ambito della tutela del format, sono state negli scorsi anni fatte numerose proposte, tra le quali quella di menzionare espressamente il format tra le opere protette dalla Legge sul Diritto d’Autore, di introdurne una definizione normativa, ma anche tentativi di auto-regolamentazione da parte degli operatori del settore. Una definizione di format è stata elaborata da SIAE e riportata nel bollettino n. 66 del 1994.
Anche la giurisprudenza italiana negli ultimi anni si è mostrata più favorevole alla protezione del format qualora siano riscontrabili elementi sufficienti di originalità e creatività per qualificarlo come opera dell’ingegno.
Quali le proposte per la maggiore tutela del Format?
Certamente una definizione normativa che consenta di chiarire cosa si intende per format e quali sono i requisiti necessari e sufficienti per farne un’opera tutelabile ai sensi della legge sul diritto d’autore darebbe una risposta concreta all’esigenza di maggior certezza che tutti i soggetti coinvolti nella ideazione e produzione dei format chiedono, così da ridurre dubbi di inquadramento giuridico del format, consentendo alle corti italiane di esprimere una valutazione basata sui medesimi presupposti. Giudizi dall’esito meno incerto potrebbero avere un effetto positivo sugli investimenti in questa tipologia di prodotti audiovisivi.
Il Mock Trial dedicato al Format: il programma della manifestazione