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Antitrust: autorizzata con misure l’operazione di concentrazione Sky/R2 (ramo di Mediaset Premium)

(Via AGCM)

L’Autorità garante della concorrenza ha concluso in data 20 maggio 2019 l’istruttoria relativa all’acquisizione di alcuni asset della televisione a pagamento sulla piattaforma digitale terrestre di Mediaset Premium S.p.A. da parte di Sky Italian Holding S.p.A. (gruppo Sky).

 A conclusione dell’istruttoria, l’Autorità ha rilevato che la realizzazione dell’operazione di concentrazione ha comportato il rafforzamento della posizione dominante del gruppo Sky sul mercato dei servizi al dettaglio della televisione a pagamento (mercato della pay-tv), tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza in tale mercato e nei mercati ad essi connessi  – il mercato della fornitura all’ingrosso di canali televisivi preconfezionati per la televisione a pagamento e i suoi possibili sub-segmenti (basic premium) e il mercato della licenza dei diritti di trasmissione di contenuti audiovisivi e i suoi sub-segmenti.

 L’operazione ha generato evidenti effetti anticoncorrenziali, con la conseguente scomparsa anche in chiave prospettica della pressione concorrenziale esercitata, negli anni passati, da Mediaset Premium. Tali effetti sono irreversibili e le condizioni concorrenziali precedenti alla concentrazione non sono state ripristinate a seguito della restituzione di parte della società R2 S.r.l. al gruppo Mediaset.

Per tale motivo, l’Autorità ha deciso di imporre, per un periodo di tre anni, misure atte a ripristinare la concorrenza nel mercato della pay-tv. In particolare, le misure consistono in un divieto, per il gruppo Sky, di stipulare esclusive per i contenuti audiovisivi ed i canali lineari per le piattaforme internet in Italia. In questo modo, l’Autorità ritiene che la concorrenza potenziale delle offerte televisive a pagamento via Internet possa garantire, in futuro, un’adeguata pressione concorrenziale, che permetta una riduzione dei prezzi per i consumatori e un incremento dei contenuti audiovisivi a disposizione degli stessi.

Fonte: AGCM

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