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Smart speaker, stop temporaneo all’ascolto delle registrazioni

(Via Tom’s Hardware)

Apple e Google hanno annunciato di aver sospeso temporaneamente l’impiego di operatori umani di terze parti per trascrivere i brani di conversazione solitamente registrati dagli assistenti vocali: a livello globale per quanto riguarda Apple, solo in Europa invece per Google.

L’argomento è scottante, perché da un lato è ritenuto indispensabile da parte dei colossi che realizzano smart speaker e assistenti vocali, al fine di addestrare le reti neurali e migliorarne la capacità di comprensione del parlato, dall’altro suscita perplessità negli attivisti preoccupati della privacy. Recentemente infatti, dopo le rivelazioni di alcuni ex dipendenti, si è scoperto che Amazon conserva tali spezzoni nei suoi database anche dopo che l’utente abbia impartito il comando di cancellazione della cronologia.

Qualcosa di simile è accaduto proprio a Apple. La decisione infatti è seguita alla pubblicazione, da parte del Guardian, di un articolo in cui un ex dipendente ha rivelato che operatori umani ascoltano quotidianamente spezzoni di audio sugli aspetti più intimi e privati degli utenti. 

Per quanto riguarda Google, invece, il problema è legato a un leak di conversazioni private, avvenuto a luglio, in cui oltre 1000 frammenti sono finiti nelle mani di alcuni giornalisti belgi, che hanno potuto così appurare come alcuni di essi trattassero di argomenti delicati, come ad esempio malattie, o svelassero dati sensibili, come gli indirizzi.

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Crediti foto: The Verge

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