Giovedì 10 luglio 2025, presso la sede di Unistudio & Gambino Academy a Verona e…
Approvate le nuove modalità di esercizio del diritto di cronaca negli eventi sportivi

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato una delibera che disciplina in modo dettagliato l’esercizio del diritto di cronaca con riferimento alle “immagini correlate” agli eventi sportivi, in particolare alle partite dei campionati di calcio di Serie A e B e di lega A di pallacanestro. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dell’Autorità, nasce da un ampio confronto avviato in sede di tavolo tecnico con le principali componenti del mondo sportivo e dell’informazione, tra cui le leghe sportive interessate, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Unione Stampa Sportiva Italiana, l’Ordine dei Giornalisti, l’Usigrai e le associazioni di categoria del settore radiotelevisivo.
L’obiettivo è garantire un accesso equo, trasparente e tempestivo alle immagini che, pur non rientrando nella diretta dell’evento agonistico, rivestono un rilievo giornalistico e di interesse pubblico. Tra le tipologie esplicitamente incluse nella nuova regolamentazione figurano, ad esempio, le proteste dei tesserati, gli incidenti tra il pubblico, contenuti discriminatori o lesivi dell’ordine pubblico, episodi controversi di gioco e le invasioni di campo. Le immagini dovranno essere rese disponibili agli operatori dell’informazione accreditati entro un’ora dalla conclusione dell’incontro sportivo.
Le modalità stabilite si applicheranno a partire dalla stagione 2025/2026 e avranno carattere sperimentale. Durante tutto il periodo di applicazione provvisoria, il tavolo tecnico resterà operativo con il compito di monitorare l’attuazione della delibera e proporre eventuali adattamenti coerenti con i principi ispiratori del provvedimento.
Commentando la misura, il Presidente dell’AGCOM Giacomo Lasorella ha sottolineato che si tratta di “un provvedimento di grande rilievo, in cui l’Autorità cerca di rendere effettivo il diritto di cronaca, bilanciandolo con gli interessi dei titolari dei diritti”. Una decisione, dunque, che intende rafforzare il pluralismo dell’informazione nel rispetto delle regole del mercato audiovisivo e dei diritti degli spettatori.
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