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Approvato dalla Commissione Europea un piano di aiuti da 682 milioni di euro per l’energia eolica offshore in Belgio
La Commissione Europea ha approvato un piano di aiuti statali del valore di 682 milioni di euro proposto dal Belgio per sostenere l’energia eolica offshore. Questo intervento mira a promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette. Il piano rientra nel quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato (TCTF), adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e successivamente modificato.
Dettagli del progetto
Il piano belga prevede il supporto alla costruzione e all’operatività del primo parco eolico offshore nella Princess Elisabeth Zone nel Mare del Nord. Questo parco avrà una capacità di 700 MW e si stima che genererà almeno 2,6 TWh di elettricità rinnovabile all’anno.
L’aiuto sarà erogato attraverso un sistema di contratto per differenza (CfD), basato su un processo di gara trasparente e non discriminatorio. Il sostegno economico, sotto forma di un premio variabile mensile, sarà concesso per un periodo di 20 anni e sarà calcolato confrontando il prezzo d’asta stabilito (strike price) con il prezzo di mercato di riferimento dell’elettricità. Se il prezzo d’asta supera quello di mercato, la differenza sarà compensata dallo Stato belga al beneficiario. In caso contrario, sarà il beneficiario a versare la differenza allo Stato.
Conformità con le norme UE
La Commissione ha valutato che il piano rispetta le condizioni stabilite nel TCTF. In particolare, l’importo degli aiuti sarà determinato tramite una procedura competitiva aperta e trasparente, e sarà concesso entro il 31 dicembre 2025. La Commissione ha concluso che questo schema è necessario, appropriato e proporzionato per accelerare la transizione ecologica, contribuendo allo sviluppo di attività economiche rilevanti per l’attuazione del Green Deal.
Contesto
Il quadro temporaneo di crisi e transizione (TCTF) è stato adottato dalla Commissione per sostenere settori chiave nella transizione verso un’economia a zero emissioni nette. Gli Stati membri possono concedere aiuti fino al 31 dicembre 2025, in particolare per accelerare l’adozione di energie rinnovabili e la decarbonizzazione dei processi industriali.
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