Ininfluente anche l'assenso del lavoratore in un rapporto sbilanciato e mai davvero libero di Federica Paolucci e Oreste…
Audiovisivo europeo: l’Osservatorio pubblica i dati sulla presenza femminile nelle fiction TV e SVOD (2015–2023)

Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023, le donne hanno rappresentato in media il 27% dei professionisti attivi nelle produzioni di fiction televisiva e SVOD in Europa. È uno dei dati principali contenuti nel rapporto dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo, che offre una mappatura dettagliata del coinvolgimento femminile nei principali ruoli creativi e tecnici dell’audiovisivo seriale europeo, analizzando oltre 320.000 crediti in 30 paesi.
La ricerca evidenzia tre ostacoli strutturali che alimentano il divario di genere nel settore: una presenza ridotta delle donne tra i professionisti attivi, un minor numero medio di incarichi a loro affidati, e una maggiore frequenza di lavori svolti in co-autorialità, che diluisce la visibilità individuale. In generale, i ruoli in cui la collaborazione è più comune – come la scrittura o la produzione – registrano percentuali femminili più alte, mentre quelli solitamente ricoperti da singoli professionisti – come regia o fotografia – risultano più squilibrati.
Nel dettaglio, le donne sono maggiormente rappresentate tra i produttori (43%) e gli sceneggiatori (37%), seguite da montatrici (31%) e registe (27%). Decisamente più basse le percentuali tra compositrici e direttrici della fotografia, entrambe ferme al 10%.
Dal punto di vista della crescita, l’incremento più consistente si osserva nel ruolo di regista, che guadagna 8 punti percentuali rispetto al quadriennio precedente. Modesti invece i miglioramenti per scrittura, produzione, musica e fotografia (tutti intorno ai +3/+4 punti), mentre il montaggio registra una sostanziale stagnazione.
Se si considerano i soli incarichi affidati, il quadro peggiora leggermente: la quota di assegnazioni effettive detenute da professioniste è del 25%, contro il 27% della presenza attiva. In termini di leadership creativa, solo il 21% delle opere è stato diretto da team a maggioranza femminile, e appena il 9% risulta complessivamente realizzato da gruppi in cui le donne rappresentano almeno il 60% del personale nei sei ruoli analizzati.
Nonostante il ritmo lento, vi sono segnali di dinamiche virtuose: le produzioni guidate da donne registrano una maggiore presenza femminile anche negli altri ruoli, suggerendo che l’aumento della rappresentanza in una funzione può favorire un effetto a catena positivo.
Secondo le attuali tendenze, la parità di genere potrebbe essere raggiunta intorno al 2046 considerando tutti i ruoli aggregati. Ma in alcuni settori, come la direzione della fotografia, tale traguardo appare ancora lontano – oltre il secolo, nel 2103 – a meno di accelerazioni significative.
Il report completo è disponibile sul sito dell’European Audiovisual Observatory.
Approfondimenti: