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Cina, la fuga delle Big Tech americane è già iniziata

(Via Il Sole 24 ORE)

Non c’è solo il caso Huawei a tenere col fiato sospeso l’industria tecnologica globale. La guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina sta ridisegnando scenari ben più ampi e complessi. E mentre Washington e Pechino alternano screzi a finte convergenze, i colossi californiani legati – per processi produttivi – alla Cina, stanno studiando da tempo il piano B.

Una soluzione rapida e quanto più indolore per evitare di trovarsi nel mezzo di un complesso giro di vite (e di dazi) che potrebbe far malissimo a qualunque azienda coinvolta. Proprio per questo la fuga dalla Cina, in qualche modo, pare essere già iniziata. Almeno a decifrare le ultime mosse.

La prima a far le valige potrebbe essere Google. Secondo quanto filtrato nelle ultime ore, Big G starebbe pianificando di spostare la produzione dei suoi smartphone Pixel in Vietnam. Il quotidiano giapponese, che cita fonti vicine alla vicenda, ha scritto che Google già da qualche settimana ha iniziato a lavorare per convertire una vecchia fabbrica Nokia nella provincia vietnamita di Bac Ninh.

L’altra grande big del mondo tecnologico ad essere spaventata dalla guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina è senza dubbio Apple. La produzione degli iPhone avviene negli stabilimenti Foxconn di Shenzhen. E molta componentistica hardware dei melafonini è made in Cina. Per questo i dazi sono una preoccupazione costante.

Da qui la mossa dell’India. Secondo quanto riporta Cnbc, il governo indiano ha in programma in questi giorni un incontro con alcune aziende come Apple e Foxconn per illustrare loro un piano di investimento nel Paese e le aree migliori per le catene di produzione. Un piano che vedrebbe coinvolto il governo in prima fila, con agevolazioni fiscali e incentivi importanti. 

Leggi l’articolo completo su Il Sole 24 ORE.

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