skip to Main Content

Commissione Europea: ispezioni a sorpresa presso una società di consulenza

La Commissione Europea sta eseguendo ispezioni a sorpresa presso le sedi di una società di consulenza in due Stati membri.

La Commissione nutre preoccupazioni riguardo alla possibile violazione delle norme antitrust dell’UE da parte dell’azienda, in particolare le regole che proibiscono i cartelli e le pratiche commerciali restrittive (Articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea).

Le ispezioni odierne si svolgono nel contesto di un’indagine per la quale la Commissione aveva già effettuato ispezioni all’inizio del 2024. La Commissione sospetta che la società di consulenza possa aver facilitato o istigato un presunto coordinamento dei prezzi tra i produttori di pneumatici, che avrebbero anche utilizzato canali di comunicazione pubblici per colludere.

I funzionari della Commissione sono stati accompagnati dai loro omologhi delle autorità nazionali per la concorrenza degli Stati membri in cui sono state effettuate le ispezioni.

Le ispezioni a sorpresa rappresentano una fase investigativa preliminare per accertare eventuali pratiche anticoncorrenziali. Il fatto che la Commissione conduca tali ispezioni non implica che le aziende siano colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali, né pregiudica l’esito dell’indagine stessa.

Non esiste un termine legale per completare le indagini su comportamenti anticoncorrenziali. La loro durata dipende da diversi fattori, tra cui la complessità di ciascun caso, il grado di cooperazione delle aziende interessate con la Commissione e l’esercizio dei diritti di difesa.

Secondo il programma di clemenza della Commissione, le aziende coinvolte in un cartello segreto possono ottenere l’immunità dalle multe o significative riduzioni delle stesse in cambio della denuncia del comportamento e della cooperazione con la Commissione durante tutta l’indagine. Individui e aziende possono segnalare cartelli o altri comportamenti anticoncorrenziali, anche in forma anonima, attraverso i canali di whistle-blower della Commissione. Ulteriori informazioni sul programma di clemenza della Commissione e sullo strumento di whistle-blower sono disponibili sul sito web della DG Concorrenza.

 

Approfondimenti:

Back To Top