C’è già chi parla di sentenza storica. E in effetti, quella della Corte di Giustizia…
Conclusioni dell’avvocato generale Rantos nella causa con Meta Platforms sulle condizioni generali di utilizzo di una rete sociale e del trattamento dei dati personali
L’avvocato generale Rantos, autorità federale tedesca della concorrenza, ha vietato a Meta Platforms il trattamento dei dati previsto dalle condizioni d’uso di Facebook, nonché l’attuazione di dette condizioni, e le ha imposto misure dirette alla cessazione di tali attività. Tale autorità ha ritenuto, infatti, che il trattamento di dati in questione, che non era conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD), costituisse uno sfruttamento abusivo della posizione dominante di Meta Platforms sul mercato delle reti sociali per gli utenti privati in Germania. Nelle conclusioni presentate in data odierna l’avvocato generale Athanasios Rantos, in primo luogo, considera che pur se un’autorità della concorrenza non è competente a constatare una violazione del RGPD, tuttavia, nell’esercizio delle proprie competenze, essa può tener conto della compatibilità di una prassi commerciale con il RGPD. L’avvocato generale sottolinea che la circostanza che una prassi sia conforme o meno al RGPD può costituire, tenuto conto di tutte le circostanze del caso di specie, un indizio importante per stabilire se essa costituisca una violazione delle regole della concorrenza.
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