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“Conversione Digitale – La vita ai tempi della web technology” il volume di Fabio Pompei e Alessandro Alongi presentato a Roma

conversione-digitale-fotoÈ stato davanti alla famosa tela del Caravaggio, quella “Conversione di san Paolo”, custodita nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma, che i due autori hanno maturato la riflessione sulla necessità di una “sosta di riflessione” su come la tecnologia ha cambiato la nostra vita, le nostre interazioni, il modo di pensare e, alla fine, noi stessi.

Elettrodomestici che comunicano tra loro, contatori elettrici che in autonomia decidono a quale fornitore è più conveniente rivolgersi in un dato momento, auto iperconesse che trasmettono le condizioni del veicolo al telefono del proprietario, SIM presenti in tutti gli oggetti che ci circondano.

Per non parlare di nuovi mercati nascenti, come quello dei robot e dei droni o della complessità delle smart city. Fino a poco fa sarebbe stato uno scenario da film di fantascienza, mentre sta diventando cronaca. Si tratta del libro “Conversione Digitale – La vita ai tempi della web technology” (Ed. Alpes Italia), scritto da Fabio Pompei e Alessandro Alogi, con la prefazione dall’On. Sergio Boccadutri, presentato nei giorni scorsi presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi.

Oltre agli autori, sono intervenuti all’incontro il Prof. Alberto Gambino, Pro – Rettore Università Europea di Roma e Presidente dell’Accademia italiana del Codice di Internet,  Francesca Bassa, Privacy Officer, consulente legale nell’ambito di Digital Law e Privacy, Simona Cangelosi, giornalista Rai che ha introdotto e moderato l’incontro.

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Nel corso della presentazione si è sottolineato come le meraviglie della rivoluzione digitale non sono immuni, purtroppo, però, da molteplici rischi. La dipendenza (patologica) da Internet, l’uso improprio dei nostri dati da parte delle ‘big digital companies’, l’affacciarsi di nuove realtà giuridiche prima sconosciute pongono diversi interrogativi e richiedono nuove riflessioni.

Dati tutti questi presupposti è quanto mai necessario avviare un profondo percorso di “conversione digitale”, cammino inteso come la presa di coscienza di quanto sia necessario tracciare, alla luce dei tempi, un sentiero di riflessione capace di far convergere in maniera consapevole comportamenti, stili e modi di fare verso un nuovo ecosistema dettato dalle innovazioni tecnologiche, intraprendendo un cammino, proprio, di “conversione”.

Nel dibattito intorno al volume il Prof. Alberto Gambino, rispondendo alle sollecitiazione di Simona Cangelosi,  ha sottolineato, tra l’altro, come sia importante, specie per i giovani, l’emergere di nuove figure professionali, quali il Privacy Officer, che rispecchiano competenze multidisciplinari informatica, economia, giurisprudenza.

Per Alongi, la conversione al digitale è ripensare i nostri comportamenti alla luce delle nuove tecnologie. Un’innovazione tecnologica talmente veloce da esserne tutti ne siamo travolti e “il libro è un modo per avere una vista su quanto sta accadendo”.

L’interrogativo che fa da sfondo ai processi di modernizzazione in atto è rappresentato dalla differenza tra reale e virtuale, differenza ormai è sottile, “oggi un attacco informatico verso uno stato è paragonato ad un attacco reale”, ha affermato Alongi.

Fabio Pompei, dal canto suo, ha illustrato i cambiamenti che la tecnologia ha determinato nella vita di tutti i giorni, la navigazione satellitare e sociale, il passaggio dal concetto di possesso al concetto di accesso per i contenuti multimediale ma anche per i servizi (citando il successo del car sharing sempre più diffuso a Roma), senza dimenticare il mondo delle startup e degli incubatori d’impresa, dei sistemi elimina code per gli uffici pubblici e il bike pooling per la mobilità sostenibile. Tante le domande da parte del pubblico su temi come l’industria 4.0.copertina-pompei-alongi-finale

Gli autori di “Conversione digitale” Fabio Pompei e Alessandro Alongi, da sempre attivi nel mondo dell’innovazione tecnologica, sono entrambi impiegati in un’azienda di telecomunicazioni. Pompei, è un ingegnere informatico nonché docente in ambito ingegneristico presso un’Università romana, e sino a poco tempo fa Consigliere Municipale a Roma, dove ha svolto l’incarico di Presidente della Commissione innovazione. Alessandro Alongi, laureato in Relazioni Pubbliche all’Università di Catania, si occupa di tematiche giuridico-regolamentari, ha svolto anch’egli attività politica e amministrativa negli anni passati. Da questa sinergia e dall’unione delle comuni passioni è nato questo lavoro che si propone di essere un punto di inizio nel lungo percorso della costruzione di un ecosistema digitale e sostenibile, anche per le generazioni future.

16 dicembre 2016

 

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