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Data Driven Innovation Summit 2017 chiude con oltre mille partecipanti

Si è conclusa sabato 25 febbraio la seconda edizione del Data Driven Innovation Open Summit. L’evento romano organizzato dall’Università degli Studi Roma Tre e da Codemotion ha raccolto un grande successo di pubblico, composto dal 70% di professionisti e dal 30% di studenti, con circa 10 milioni di impression su Twitter e Facebook.

L’evento focalizzato sullo sfruttamento dei Big-Data e sulle implicazioni degli stessi sulla nostra società è stato suddiviso per temi in varie sessioni e panel: dall’Industria 4.0 alla Pubblica Amministrazione; dalla Genomica all’Ambiente; dalla Privacy alla Sicurezza; dall’universo dei finanziamenti Startup alla Finanza e al mondo Blockchain, dal Machine Learning all’Intelligenza Artificiale.

Durante l’apertura dell’evento ricordiamo le parole del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre, Mario Panizza: “Viviamo nell’era dei big-data, ed è ormai fondamentale ed imprescindibile imparare ad utilizzare tutta questa mole dei dati aperti come strumento tramite il quale costruire il nostro futuro, sia come società che come individui.”

Il Prof. Paolo Atzeni, Direttore del Dipartimento di Informatica ed Automazione ha manifestato la propria soddisfazione per “la realizzazione di questa seconda edizione del summit Data Driven Innovation, e non possiamo dimenticare che l’evento che è stato possibile solo grazie ad un grande lavoro di squadra tra il nostro comitato organizzatore di Roma Tre e Codemotion.”

Nella sessione plenaria dedicata a “Big Data: Big capabilities, Big concerns”: Giuseppe Busia, Segretario Generale Garante Privacy ha evidenziato come: “tante siano le decisioni della nostra vita prese sulla base dei dati (pensiamo all’erogazione del credito, al lavoro). È quindi necessario avere quanta più trasparenza possibile per poter esercitare la nostra libertà di utenti. In Europa inquadriamo queste problematiche fra i diritti del cittadino, non lo consideriamo  solo un problema da “consumatori”.

Il Prof. Andrea Stazi, Public Policy Manager di Google, che ha ricordato come non ci sia dubbio intorno al fatto che l’analisi dei dati, ciò che chiamiamo ‘smart data’  “sia un fattore chiave dell’economia di oggi e della crescita di domani. Non contano tanto i big data quanto il loro utilizzo intelligente. Oggi nel mondo vengono generati più dati che mai e la tecnologia può aiutarci a dare ad essi senso e utilità per migliorare le nostre vite. Le operazioni mediate dai computer consentono la raccolta e l’analisi dei dati, la personalizzazione e customizzazione dei prodotti o servizi, l’internazionalizzazione e l’innovazione commerciale e contrattuale. Sfruttare le potenzialità di questi nuovi strumenti richiede adeguata attenzione alle opportunità esistenti e crescente sofisticazione nella conoscenza dei modi in cui utilizzare i dati”. 

“L’innovazione resa possibile dai dati rappresenta  un’opportunità – ha sottolineato ancora Stazi – non soltanto per le imprese di Internet, ma per l’intera economia, la società e i cittadini”.

Per il Commissario Agcom, Antonio Nicita: “l’economia digitale riduce di molto i costi di transazione per ottenere le informazioni che ci servono. Bisogna stare alla larga da strumenti di tipo regolatorio eccessivo, cercando di fornire occasioni all’utente (con l’autoregolamentazione) di conoscere altri universi. Senza dimenticare di dare il potere di mercato dei propri dati al consumatore”, mentre, a parere di Antonio Buttà, Chief Economist Antitrust: “tra innovazione e concorrenza non c’è opposizione. La concorrenza è un enorme stimolo all’innovazione e viceversa.Per quanto riguarda la possibilità di introdurre una proprietà economica dei dati, stiamo parlando di un ipotetico mercato molto complicato da gestire e con tantissime problematiche”.

Nella sessione su Open Data e Pubblica Amministrazione, Flavia Marzano, fondatrice che gruppo Wister e Assessore per Roma Semplice al Comune di Roma ha affermato di essere “fermamente convinta che sia più che necessario che i cittadini tornino al centro della nostra attenzione di amministratori, sotto tutti i punti di vista. Possiamo definire quella che abbiamo davanti la miniera degli Open Data pubblici, che sono e saranno sempre più una risorsa fondamentale: dobbiamo far avvicinare la cittadinanza a certe tematiche e co-progettare insieme i servizi ad essa dedicati. Questo è l’obiettivo che mi sono posta sin dai miei primi giorni a Roma Semplice, e che sto cercando di portare a compimento.”

Andrea D’Acunto, EY Partner – Business Advisor: “dobbiamo essere tutti consapevoli che il digitale non vuol solo dire aggiungere un nuovo canale di comunicazione. Il digitale ormai vuol dire ripensare e riprogettare il journey dell’utente, la sua esperienza di interazione con la P.A. e con gli enti pubblici. Solo utilizzando i dati generati dagli utenti possiamo migliorare i processi, e in quest’ottica di miglioramento non possiamo ignorare una delle necessità più stringenti: ridisegnare il sistema nazionale degli acquisti pubblici e organizzarlo per ecosistemi.”

Raffaele Lillo, Chief Data Officer del Team per la Trasformazione Digitale del Governo Italiano presieduto da Diego Piacentini ha segnalato l’accordo quadro “per mettere le amministrazioni in cloud: un servizio unificato accessibile con semplicità a tutte le P.A.. Molti non lo credono, ma le amministrazioni virtuose esistono: noi per ora stiamo lavorando con una prima rosa di una dozzina di grandi municipalità già pronte per il digitale. La sfida però è duplice: da una parte dovremo raggiungere quante più amministrazioni possibili, dall’altra sarà essenziale centralizzare tutti i dati per renderli più accessibili e fruibili a tutti”.

Nei due giorni di conferenza idee e prospettive per il futuro dell’analisi e dello sfruttamento dei dati si sono avvicendati continuamente. Massimo Cerofolini, noto conduttore radiofonico della trasmissione EtaBeta, ha condotto in diretta la trasmissione proprio dalla conferenza intervistando Raffaele Lillo (CDO del Team per la Trasformazione Digitale), Chiara Russo (CEO di Codemotion), Paola Allamano (CEO di Waterview), Uljan Sharka (CEO di iGenius) e il Prof. Stefano Panzieri (Docente di Automazione Industriale).

Data Driven Innovation 2017 | Open Summit è stato co­organizzato da Università Roma TRE, Codemotion e Fondazione “Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei”. Patrocinano la conferenza l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e il Garante per la protezione dei dati personali. L’evento ha goduto della media partnership di Radio 1 Rai, Diario Innovazione, StartupItalia, TIM #WCAP, Healthware International, Start Magazine. Gli organizzatori puntano ad organizzare anche una terza edizione per l’anno 2018.

La diretta di Radio 1 è disponibile in podcast qui:
 
Per una rassegna stampa dell’evento:

 

3 marzo 2017

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