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Televisione, tutti i dati e le tendenze del mercato in Europa occidentale nel 2018

Nel 2018 i ricavi totali del mercato televisivo in Europa occidentale hanno finalmente superato la soglia di € 100 miliardi, per un totale di € 100,3 miliardi. Rispetto ai € 98,3 miliardi del 2017, si è infatti registrato un aumento su base annua del 2%. Anche considerando il tasso di inflazione medio dell’1,6% nel 2018, c’è stata una crescita positiva limitata in termini reali. È quanto emerge dal XVII Rapporto Annuale Turning Digital di ITMedia Consulting  sullo stato della televisione ed i principali trend in Europa, in uscita il prossimo 17 ottobre.

Complessivamente lo scorso anno la crescita è stata superiore alla media, considerando un tasso di crescita dell’11,9% sull’intero periodo 2008-2018, ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’1,1%.

Ciò pure in un contesto di forti differenziazioni su base nazionale, che riflette anche il divario persistente tra le varie economie. Tuttavia, data una flessione della domanda di servizi di intrattenimento tradizionali, una tendenza comune in tutti i paesi dell’Europa occidentale è lo spostamento dei player verso l’online, aumentando l’offerta di contenuti per soddisfare una domanda crescente di servizi di video streaming.

Nel 2018 il mercato è cambiato nuovamente, entrando in un periodo di consolidamento e crescente integrazione. Gli ultimi 12 mesi per l’industria europea della televisione a pagamento si sono registrati ritmi di crescita sostenuta. Gli operatori europei di pay-TV stanno rispondendo alla proliferazione di servizi a pagamento in vari modi, diversificando le loro offerte di prodotti e servizi, offerte a prezzi più bassi, in-bundle con servizi a banda larga indispensabili e offerte di super-aggregatori di fascia alta, integrando i servizi OTT insieme ai canali lineari sulle loro piattaforme.

La pirateria di contenuti rimane comunque una grande sfida in Europa, con 6/10 dei più grandi campionati sportivi del mondo, tra cui la Serie A italiana, che ora hanno il loro servizio VOD e man mano che i servizi sportivi online crescono in popolarità, così anche nuove forme di pirateria di contenuti, creando ulteriori sfide.

Mentre l’industria americana della televisione a pagamento ha risposto alle pressioni sul suo mercato interno, il consolidamento e la ricerca della crescita hanno avuto un impatto diretto anche sull’Europa, con Comcast che ha completato l’acquisizione di Sky e ha immediatamente avviato una serie di ambiziose iniziative di crescita e l’acquisizione di Disney di Fox che crea un nuovo motore di contenuti, con l’aspirazione di competere a livello internazionale con Netflix, con nuovi aggregatori e proposte DTC in competizione con i fornitori tradizionali.

Il mercato è guidato da attori globali OTT, mentre le emittenti stanno cercando di collaborare con altri produttori per aumentare gli investimenti nella programmazione e produrre contenuti la cui qualità corrisponda a quella degli attori globali. Negli ultimi vent’anni, i costi di produzione dei contenuti sono diminuiti drasticamente. Ma il passaggio alla visione multipiattaforma ha anche serie implicazioni per gli inserzionisti.

Molte attività tradizionali erano un tempo caratterizzate da un controllo centralizzato sull’offerta di prodotti, informazioni sul mercato e dati sui prezzi. La televisione sta perdendo il suo carattere di mezzo basato sul canale, assomigliando invece a un mercato dinamico in cui tutti i programmi sono disponibili su richiesta.

Nel Regno Unito, attualmente ci sono sempre più famiglie che usufruiscono di servizi di televisione a pagamento, ma nel complesso gli abbonamenti SVOD hanno ormai superato quelli di pay-TV tradizionale. Netflix rimane di gran lunga il servizio SVOD più popolare e alla fine del 2018 10,3 milioni di famiglie avevano un abbonamento. Con poco più della metà del numero di famiglie Netflix, Amazon Prime Video è cresciuto nello stesso periodo raggiungendo 5,2 milioni abbonamenti, ottenuti direttamente o tramite un servizio Sky. Di quelle famiglie che hanno pagato Sky e un abbonamento Netflix, il 25% paga il proprio servizio Netflix come parte dell’abbonamento mensile di Sky.

Principali tendenze
Gli operatori che forniscono servizi tradizionali di televisione a pagamento all’interno dell’Europa occidentale devono ormai competere con i fornitori di servizi OTT, i cui ricavi continuano ad aumentare man mano che i tradizionali servizi di televisione a pagamento ristagnano. I servizi OTT sono fortemente concentrati in alcune società globali (Amazon e Netflix), spingendo gli operatori tradizionali di pay-TV fuori dai primi posti nelle classifiche in diversi paesi della regione. Negli ultimi dieci anni, il consolidamento ha portato ad un mix di servizi ampliato per includere un numero crescente di player di contenuti globali, inclusi gli operatori esclusivamente OTT.

In tal senso, la convergenza del 5G con i media e l’intrattenimento è fortemente correlata. Più specificamente, alimentato dall’esplosione dell’attività di fusioni e acquisizioni dello scorso anno e dall’aumento continuo del video mobile, il settore è fondamentale per le prime modalità di utilizzo della rete, e i casi d’uso che derivano dalla prima fase degli standard 5G.

Proprio per l’abbondanza di contenuti, i servizi SVOD fanno ora parte integrante dell’intrattenimento, superando e sostituendo la pay-TV tradizionale come prima opzione per accedere a film e serie TV. La collaborazione e l’internazionalizzazione potrebbero rivelarsi le chiavi del successo delle emittenti europee a fronte della concorrenza dei player globali OTT, mentre le società si allontanano costantemente da un modello di acquisizione di contenuti, puntando su produzioni o co-produzioni originali direttamente per le proprie piattaforme online. E mentre i servizi di streaming di tutto il mondo attirano tutta l’attenzione, i servizi di streaming locali e gratuiti supportati dalla pubblicità stanno diventando una potente piattaforma per i broadcasters per avere un impatto sui mercati locali. I contenuti originali, locali e live rappresentano infatti ancora un vantaggio competitivo nei mercati nazionali.

Gli investimenti in produzione stanno aumentando, cambiando anche formato (durata) e coinvolgendo star internazionali, mentre le emittenti e gli operatori di pay-TV europei hanno iniziato a sviluppare accordi di partenariato a livello nazionale ed europeo al fine di aumentare la loro offerta e competere meglio con gli attori OTT globali.

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