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Perimetro cibernetico, ecco il nuovo decreto. Agid depotenziata

Dall’Agid alla Presidenza del Consiglio: le competenze sul “perimetro cibernetico” passano di mano. Sarà la Presidenza del Consiglio e non più l’Agenzia per l’Italia digitale ad occuparsi di svolgere le attività di ispezione e verifica del rispetto dell’adozione delle norme a tutela della sicurezza da parte dei soggetti pubblici, mentre resta al Mise la responsabilità per i soggetti privati. È quanto stabilisce lo schema di decreto legge che Corcom è in grado di anticipare (scarica qui il documento) recante disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica da sottoporre al Consiglio dei Ministri previo esame del Preconsiglio.
Il nuovo provvedimento, questa volta un decreto, “considerata la straordinaria necessità ed urgenza” – si legge nel documento – sostituisce il precedente disegno di legge.
Riguardo alle reti a banda larga in 5G, il provvedimento prevede che per la messa in sicurezza delle reti, anche nel caso dei contratti già approvati, sia possibile modificare o integrare le misure prescrivendo la sostituzione di apparati e prodotti “che risultano gravemente inadeguati sul piano della sicurezza” si legge all’Art. 3.