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Design ingannevole: prospettive e sfide nell’indagine internazionale sulla privacy

L’evoluzione digitale ha portato con sé non solo benefici, ma anche sfide significative nella protezione della privacy online. Un passo avanti in questa direzione è rappresentato dall’iniziativa “Privacy Sweep”, un’indagine globale sul design ingannevole coordinata dal Global privacy enforcement network (GPEN). Questa rete internazionale, cui partecipa anche il Garante italiano, mira a esplorare modelli di progettazione ingannevoli su siti web e app, esaminando come influenzino le scelte inconsapevoli degli utenti riguardo al trattamento dei loro dati personali.

Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) definisce i modelli di progettazione ingannevoli come interfacce e percorsi utente che cercano di indurre le persone a fare scelte inconsapevoli riguardo al trattamento dei propri dati personali. Questi modelli, spesso contrari agli interessi degli utenti ma favorevoli alle piattaforme, possono risultare non voluti e potenzialmente dannosi. L’indagine Privacy Sweep si propone di analizzare tali modelli sui siti web e le app, identificando possibili criticità.

Il Garante italiano parteciperà attivamente all’indagine, concentrandosi sui siti web nel periodo compreso tra il 29 gennaio e il 2 febbraio, in sintonia con le tempistiche stabilite dal GPEN. L’analisi si concentrerà su diversi indicatori, tra cui la chiarezza dei testi e il design dell’interfaccia. Elementi come la presenza di messaggi assillanti o ostacoli nelle interazioni saranno valutati per comprendere la portata del design ingannevole.

I risultati dell’indagine forniranno una panoramica dettagliata degli schemi di design ingannevole presenti online. In base a tali risultati, le Autorità privacy avranno l’opportunità di organizzare attività di sensibilizzazione, segnalare criticità ai titolari dei siti e delle app, o avviare istruttorie nei loro confronti. Questa iniziativa riflette il duplice obiettivo di educare gli utenti e promuovere un ambiente online più trasparente e rispettoso della privacy.

Il Global privacy enforcement network, nato nel 2010, è stato concepito come risposta a una Raccomandazione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Tale raccomandazione invitava i Paesi membri a creare una rete informale di Autorità privacy per discutere gli aspetti pratici della cooperazione in materia di applicazione delle normative sulla protezione dei dati. Il GPEN svolge un ruolo chiave nell’armonizzare gli sforzi globali per affrontare sfide sempre più complesse in campo privacy.

L’indagine Privacy Sweep rappresenta un passo fondamentale per affrontare il fenomeno del design ingannevole, che mina la privacy degli utenti online. La partecipazione del Garante italiano al GPEN e la collaborazione internazionale evidenziano la volontà di affrontare congiuntamente le sfide emergenti e promuovere un ambiente digitale più etico e consapevole.

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