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Diritto alla riparazione: la Commissione introduce nuovi diritti dei consumatori per rendere la riparazione facile e interessante

La Commissione europea ha adottato una nuova proposta relativa a norme comuni che promuovono la riparazione dei beni, che permetterà risparmi per i consumatori e sosterrà gli obiettivi del Green Deal europeo riducendo, tra l’altro, i rifiuti. Negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti insorti nei prodotti e i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale. La proposta renderà più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre una maggiore domanda stimolerà il settore della riparazione incentivando nel contempo i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.

Da un recente sondaggio Eurobarometro è emerso che il 77 % degli europei si sente responsabile di agire per limitare i cambiamenti climatici. I prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati ma che vengono buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’UE 35 milioni di tonnellate di rifiuti, 30 milioni di tonnellate di risorse e 261 milioni di tonnellate di emissioni di gas a effetto serra. Inoltre la perdita per i consumatori dalla scelta della sostituzione anziché della riparazione è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno. Oltre a ciò si stima che l’iniziativa porterà 4,8 miliardi di EUR in termini di crescita e investimenti nell’UE.

Tuttavia la riparazione è spesso considerata difficile dai consumatori. L’iniziativa “diritto alla riparazione” integra varie altre proposte presentate dalla Commissione per conseguire un consumo sostenibile durante l’intero ciclo di vita di un prodotto, definendo il quadro per un vero “diritto alla riparazione” in tutta l’UE.

 

 

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