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Dove finiscono i miei dati? Cosa si è detto all’evento alla Sapienza

Il 15 novembre 2019, presso l’Università “La Sapienza” di Roma, si è svolta la conferenza dal titolo Dove finiscono i miei dati? Diffusione e protezione delle informazioni personali nelle piattaforme digitali, organizzata da IGF Italia Giovani – neonata Youth Initiative IGF italiana – in occasione del proprio lancio. L’evento è stato organizzato con il supporto dell’Istituto per la Cultura dell’Innovazione e in collaborazione con l’Associazione Studentesca “Sapienza in Movimento”.

Dopo l’intervento introduttivo di Federico Piazza (IGF Italia Giovani), Antonino Carbonello (Presidente di “Sapienza In Movimento”) ha illustrato ai presenti le iniziative culturali che fanno capo a “Sapienza In Movimento”, ponendosi come sostegno e supporto alle attività di dibattito che possano creare una rete sempre più coesa e presente, sia all’interno che al di fuori della comunità universitaria.

A seguire, Veronica Birindelli (IGF Italia Giovani) e Paolo Antonio Nardelli (IGF Italia Giovani) hanno illustrato la mission di IGF Italia Giovani e raccontato come l’attività di quest’ultima – nata con lo scopo di discutere e creare un dibattito quanto più possibile inclusivo sulle politiche digitali di Internet – sia focalizzata sull’Internet governance. Per IGF Italia Giovani giovane età non si traduce necessariamente in minore esperienza: vi sono, infatti, moltissime tematiche inerenti all’Internet governance dove i giovani hanno sufficienti competenza ed esperienza da rappresentare un prezioso e importante punto di vista, ed il loro coinvolgimento andrebbe a beneficio di tutta la comunità.

IGF Italia Giovani è un’iniziativa nata da poco, che si inserisce all’interno dell’Internet Governance Forum globale (o IGF), una piattaforma di dibattito istituita nel 2006 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. La piattaforma è nata dall’esigenza di emanare linee guida e raccomandazioni per definire le politiche e la regolamentazione di Internet.

Nel momento in cui Internet è diventato sempre più pervasivo e centrale nella società è nato il bisogno di avere un confronto che fosse maggiormente aperto e multidisciplinare. Per rispondere a queste due esigenze, l’ONU ha, dunque, istituito questa piattaforma di dibattito, con lo scopo di far emergere tematiche, criticità e linee guida utili ai governi e ai policymaker per definire le politiche e le regole da applicare ad Internet.

Nel successivo Panel sono intervenuti tre speaker che hanno illustrato rispettivamente i temi: della c.d. digital transformation; dei profili di data protection riguardanti l’utilizzo dei dati personali; degli aspetti legali e delle possibili conseguenze della profilazione sui social network. Nell’ordine: Carlo Salatino (Ingegnere delle TLC), Valentino Notarangelo (Avvocato nel settore Data Protection) e Gabriele Pisanti (Avvocato esperto in Regolazione dei mercati).

Nel primo intervento, Carlo Salatino ha offerto numerosi elementi di riflessione, fornendo ai presenti un’overview sull’ondata dirompente della digital transformation e i suoi impatti socio-economici, i market trends e le tecnologie di riferimento (Intelligenza Artificiale, Big Data), con un focus sulle reti fisse e mobili, sempre più convergenti, e sulle infrastrutture a prova di futuro, rispondendo a due domande apparentemente semplici, ma fondamentali: perché è importante per noi tutti la digital transformation? Quali sono le principali tecnologie abilitanti?

Nel secondo intervento, Valentino Notarangelo ha introdotto le differenze tra il sistema privacy attuale (Regolamento UE 679/2016 e normativa di armonizzazione), elastico e dinamico, e la normativa precedente di matrice più rigida. Quindi ha reso esempi “pratici” finalizzati ad illustrare il rispetto dei principi generali nel trattamento dei dati, dall’accountability alla trasparenza informativa, fornendo infine dei suggerimenti su quello che potrebbe essere il giusto approccio al web, il “miglior comportamento digitale” dell’utente.

Nel terzo, e ultimo, intervento, Gabriele Pisanti ha trattato la parte più squisitamente legata alla diffusione dei dati, raccontando come gli utenti dei social network siano essi stessi il prodotto di tali sistemi e come i dati inseriti in tali piattaforme siano spesso utilizzati per fini di profilazione e marketing, passando dunque ad esaminare i diversi casi di manipolazione del consenso (fake news) e i pericoli che possono occorrere in caso di diffusione incontrollata dei dati (scambi di persona, stalking, account clonati, ecc.).

Quanto emerso nel corso della conferenza, evidenzia ancora una volta la necessità di un dibattito sulla governance di Internet, soprattutto tra i giovani, e di un coinvolgimento degli stessi affinché possano venire inclusi nel dibattito generale e possano offrire il loro punto di vista. La mission di IGF Italia Giovani si concretizza proprio in questo, ed è per tale ragione che i suoi rappresentanti hanno ribadito a più riprese l’importanza di organizzare eventi come quello appena svoltosi, in cui vengano approfondite tematiche specifiche con l’obiettivo non solo di informare e sensibilizzare, ma anche di stimolare un confronto che porti tutti i partecipanti a pensare attivamente e ad individuare opportunità, criticità e possibili sviluppi della rete e, soprattutto, dei contenuti che viaggiano in essa.

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