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E’ possibile il libero scambio nel mercato della verità?

(di Antonio Nicita via ilfoglio.it) C’è un destino comune che lega l’uomo dell’anno (Trump, per Time) alla parola dell’anno (‘post-verità’, per Oxford Dictionaries)? Lo scorso settembre l’Economist descriveva Trump “come uno dei prominenti professionisti della post-truth politics” evidenziando come all’allora candidato sembrasse “non interessare se le sue parole avessero una qualche relazione con la realtà, almeno fintanto che esse fossero idonee a infiammare i suoi elettori”…..CONTINUA SUL SITO DE ILFOGLIO

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