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Facebook si difende dall’antitrust additando la cinese TikTok

(Via Startmag)

Il dipartimento di Giustizia americano ha aperto un’indagine per verificare se le Big Tech (Facebook, Amazon, Apple e Google) hanno soffocato illegalmente la concorrenza e capire fino a quanto si estende il potere di mercato di queste piattaforme online.

Tra le molte accuse rivolte a Facebook, una delle più grandi è la sua prassi di mercato anticoncorrenziale, che è emersa in particolare con le acquisizioni di Instagram e WhatsApp, nonché l’introduzione della funzione “Storie” su tutte le sue piattaforme: qualcosa che il rivale Snapchat aveva creato per primo e utilizzato come modello operativo principale.

Parlando all’udienza antitrust di fronte al comitato giudiziario della Camera, il dirigente di Facebook Matt Perault ha osservato come la cinese TikTok offra un’app che non rientra nella suite di funzionalità offerte dal social network dal fondo blu. “Siamo in concorrenza con aziende di tutto il mondo”, ha precisato Perault. “TikTok, ad esempio, un’app cinese lanciata meno di 3 anni fa, è stata scaricata oltre un miliardo di volte ed è stata l’app iOS più scaricata nel 2018″.

Come ha sottolineato Axios, per neutralizzare le preoccupazioni dei regolatori circa il suo potere di mercato, Facebook deve definire con successo i mercati in cui compete come ampi e brulicanti di altri giocatori pronti a sfidare il suo dominio. Ed ecco che il dirigente di Menlo Park ha indicato TikTok come prova che è ancora possibile creare un social network di successo oltre un decennio dopo il decollo di Facebook.

Leggi l’articolo completo su Startmag.

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