Edoardo Giardino è avvocato e professore associato nonché abilitato alle funzioni di professore ordinario di…
Liquidità alle imprese, quale ruolo per il Fintech
«In Italia abbiamo l’urgenza di far arrivare in tempi rapidissimi liquidità alle imprese. Perché ciò accada, le aziende italiane del Fintech sono pronte a collaborare fin da subito con fondi e banche per servire le imprese e le famiglie e aiutarle ad accedere ai finanziamenti, alle garanzie pubbliche o ai pagamenti delle amministrazioni. Negli UK il sistema Fintech è già all’opera con efficacia. Anche in Italia siamo pronti con soluzioni che possono essere valutate e messe all’opera in giorni. Speriamo di essere coinvolti. Noi ci siamo».
Andrea Crovetto, dopo lunghe esperienze in banche come UniCredit e Intesa Sanpaolo, da oltre sei anni guida Epic SIM ed è uno dei pionieri italiani del Fintech. Da pochi mesi è diventato presidente di ItaliaFintech, l’associazione che raggruppa le principali aziende fintech italiane che, grazie all’uso della tecnologia e a oltre 1.500 dipendenti specializzati, offrono servizi di credito, pagamenti, consulenza e crowdfunding a imprese e clienti privati.
Il mondo delle imprese, soprattutto piccole e piccolissime, paventa il rischio che serviranno mesi di pratiche burocratiche per poter accedere ai prestiti garantiti dallo Stato. Voi dite di poterlo fare in pochi giorni. Né Governo né altre Autorità vi hanno coinvolto?
È abbastanza chiaro a tutti ormai che il digitale non è un’opzione ma è la via maestra. Il Decreto Liquidità non impedisce al Fintech di operare, sono ora fondamentali i regolamenti attuativi di SACE e del Mediocredito Centrale. Per questo credo che sarebbe utile avere il Fintech al tavolo dei lavori.
Concretamente, come procedereste per la prima fascia di prestiti fino alla soglia dei 25.000 euro? E per quella superiore garantita dallo Stato al 90% che però richiede un’istruttoria delle banche?
Ci sono aziende fintech su entrambe le fasce che possono accelerare la collaborazione con istituzioni e anche con le banche. Qui per capirsi bene bisogna entrare nel dettaglio: per quanto riguarda il Mediocredito Centrale l’automatismo della garanzia funziona, tuttavia sarebbe utile estendere a tutti gli investitori e intermediari alternativi le misure che stanno prevedendo per le banche e 106. Per SACE proponiamo di rivedere la definizione dei soggetti abilitati che al momento si limita alla banche. Il Fintech può contribuire a gestire tutto o parte del lavoro comprimendo i tempi medi di delibera tra le 24 e 72 ore grazie a iter snelli e nativi digitali ma non per questo meno rigorosi in termini di compliance e valutazione del merito di credito.