skip to Main Content

Il Tribunale UE conferma la sanzione da 320 milioni di euro alla Polonia per inadempimento sulla riforma della giustizia

Il Tribunale dell’Unione europea ha respinto i ricorsi presentati dalla Polonia contro sei decisioni della Commissione europea relative al recupero di penalità per un totale di circa 320,2 milioni di euro. Tali penalità erano state inflitte dalla Corte di giustizia dell’Unione europea a causa dell’inadempimento della Polonia rispetto agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione, in particolare in relazione alla riforma della giustizia adottata nel 2019.

La vicenda ha origine nel 2021, quando la Corte di giustizia ha condannato la Polonia a pagare una penalità giornaliera di un milione di euro per non aver sospeso alcune disposizioni della riforma giudiziaria contestata dalla Commissione europea. La Polonia non ha rispettato questa ingiunzione, accumulando così un debito significativo.

Successivamente, nel giugno 2022, la Polonia ha adottato una nuova legge per conformarsi parzialmente al provvedimento della Corte, che ha portato, nell’aprile 2023, a una riduzione della penalità a 500.000 euro al giorno. Tuttavia, la Commissione ha continuato a recuperare le somme dovute per il periodo precedente alla riduzione attraverso la compensazione con crediti vantati dalla Polonia nei confronti dell’Unione.

La Polonia ha contestato la legittimità di queste decisioni di compensazione, sostenendo che l’importo delle penalità avrebbe dovuto essere ridotto retroattivamente in considerazione delle misure adottate. Il Tribunale ha respinto integralmente i ricorsi, stabilendo che la riduzione della penalità aveva effetto solo per il futuro e che la Commissione aveva agito correttamente nel recuperare le somme dovute.

Secondo il Tribunale, né la giurisprudenza della Corte costituzionale polacca né le modifiche legislative introdotte possono mettere in discussione l’esistenza del debito. La decisione riafferma l’obbligo degli Stati membri di rispettare le sentenze della Corte di giustizia e l’autorità delle istituzioni europee nel garantire l’applicazione del diritto dell’Unione.

 

Approfondimenti:

Back To Top