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In vigore la prima legge globale sull’intelligenza artificiale nell’UE

E’ entrata in vigore il 1° agosto la legge europea sull’intelligenza artificiale, il primo regolamento mondiale mirato a garantire che l’IA sviluppata e utilizzata nell’UE sia affidabile e tuteli i diritti fondamentali delle persone. Questo regolamento mira a creare un mercato interno armonizzato per l’IA nell’UE, promuovendo l’adozione della tecnologia e favorendo l’innovazione e gli investimenti.

La legge sull’IA adotta una definizione lungimirante basata sulla sicurezza dei prodotti e sui rischi, suddividendo i sistemi di IA in quattro categorie di rischio:

  • Rischio minimo: Include la maggior parte dei sistemi di IA, come i filtri spam e i sistemi di raccomandazione, che non sono soggetti ad obblighi specifici per il loro rischio minimo.
  • Rischio specifico per la trasparenza: Sistemi come i chatbot devono chiaramente comunicare agli utenti che stanno interagendo con una macchina. I contenuti generati dall’IA, inclusi i deep fake, devono essere etichettati come tali.
  • Rischio elevato: Sistemi di IA utilizzati per il reclutamento o la concessione di prestiti devono rispettare rigidi requisiti, tra cui la mitigazione dei rischi, la sorveglianza umana e un’elevata robustezza.
  • Rischio inaccettabile: Sistemi che minacciano i diritti fondamentali, come i giocattoli che manipolano i comportamenti dei minori o i sistemi di punteggio sociale, saranno vietati.

La legge introduce anche norme per i modelli di IA per finalità generali, utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, garantendo la trasparenza e affrontando i possibili rischi sistemici.

Gli Stati membri dovranno designare le autorità nazionali competenti entro il 2 agosto 2025 per vigilare sull’applicazione delle norme. Il principale organismo di attuazione a livello dell’UE sarà l’ufficio per l’IA della Commissione, supportato da tre organi consultivi: il comitato europeo per l’intelligenza artificiale, un gruppo scientifico di esperti indipendenti e un forum consultivo.

Le sanzioni per le violazioni delle norme potranno arrivare fino al 7% del fatturato annuo globale per applicazioni di IA vietate.

Le norme della legge sull’IA entreranno in piena applicazione il 2 agosto 2026, con alcuni divieti di sistemi a rischio inaccettabile che si applicheranno già entro sei mesi. Nel frattempo, la Commissione ha avviato un patto per l’IA, invitando gli sviluppatori a conformarsi volontariamente agli obblighi fondamentali della legge prima delle scadenze legali.

Per facilitare l’attuazione della legge, la Commissione sta elaborando orientamenti e ha lanciato un invito a partecipare all’elaborazione del primo codice di buone pratiche per l’IA.

 

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