skip to Main Content

Infrastrutture e sicurezza, necessaria l’alleanza tra pubblico e privato

La seconda edizione del Summit “Una nuova visione strategica del Sistema Paese. Infrastrutture, sostenibilità e sicurezza” (qui tutte le informazioni) è incentrata sul partenariato pubblico-privato ed ha l’obiettivo di consolidare un’alleanza tra attori globali, capace di generare investimenti responsabili e sostenibili con un forte impatto sociale e ad alta innovazione, affrontando tematiche che hanno un rilievo strategico per il Sistema Paese ed importanti ricadute sia a livello nazionale che internazionale.

I trend globali sono caratterizzati da una forte instabilità politica, economica e sociale, a causa di un peggioramento del quadro economico internazionale, e di rischi legati ai rischi del cambiamento climatico, ai flussi migratori, alle guerre sanguinose e alle minacce terroristiche, sino agli insidiosi attacchi cyber, che minano la sicurezza come bene comune globale.

In questo quadro, la ricerca e l’innovazione mirano a sviluppare nuove tecnologie e ad elaborare sistemi e processi sempre più efficaci, economicamente sostenibili, eticamente accettabili, a protezione del Sistema Italia e a salvaguardia della pacifica convivenza della comunità nazionale e internazionale.

La cooperazione internazionale e la partnership pubblico-privato nel settore dell’innovazione non solo si rende necessaria ma soprattutto rappresenta una componente fortemente strategica: un potente strumento di crescita e di occupazione, soprattutto giovanile, un moltiplicatore di opportunità per l’intero Sistema Paese.

L’ampiezza di queste sfide è coerente con lo status di un Paese, come l’Italia, seconda potenza manifatturiera d’Europa, leader indiscussa in molti settori e con un export decisivo per l’equilibrio economico nazionale ed europeo. Allo stesso tempo, però, è un Italia “zoppa”, che rallenta sul sentiero della crescita e dello sviluppo, a causa di un’arretratezza prima di tutto culturale e poi strutturale, associata ad un ritardo nella dotazione di moderne infrastrutture e di nuove tecnologie.

Si pensi solo che l’86% delle nostre imprese non utilizza tecnologie 4.0. In particolare, a soffrire sono le Pmi e le imprese meridionali. Al sud, solo il 5,2% delle Pmi ha, infatti, adottato almeno una tecnologia digitale 4.0. A livello di sistema emerge poi una scarsa attitudine a partecipare a network di ricerca e di innovazione, a cui si aggiunge la scarsa dotazione di competenze.

Il governo attuale, e anche quello passato, ne hanno piena consapevolezza, avendo istituito il Fondo Nazionale Innovazione, una Sgr multi-fondo che opererà esclusivamente attraverso metodologie di Venture Capital, mentre con la recente Legge di Bilancio è stato introdotto un Fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things, con una dotazione di 15 milioni annui dal 2019 al 2021.

Continua a leggere su Formiche.

Back To Top