La Corte di Giustizia dell'Unione europea in data odierna, 10 settembre 2024, ha annullato la…
Innovazione, impresa e formazione. Intervista a Francesco Casale
Francesco Casale è professore di Diritto commerciale presso l’Università di Camerino, dove dirige il master “Manager dei processi innovativi per le start-up culturali e creative”.
Quali sono le competenze oggi imprescindibili per un giovane che voglia aprire una startup capace di resistere sul mercato?
La domanda è molto ben posta, dato che è facile aprire una startup ma è difficilissimo resistere sul mercato, come confermano i dati ufficiali per cui è vero che la natalità delle start up è superiore alla media delle altre società, ma lo è anche la mortalità.
Perché una start up duri e si affermi sul mercato è necessario secondo me partire con il piede giusto fin da subito. Occorre studiare, formarsi, informarsi, capire come fanno quelli che ce l’hanno fatta. In primo luogo, comprendere e intercettare i bisogni del mercato: è necessario fare un’approfondita analisi del fabbisogno e cioè non proporre qualcosa che già esiste, ma collocarsi in una nicchia di mercato inesplorata o inesistente prima, offrire qualche cosa di più cercando di pensare “out-of-the-box”.
Per fare questo è indispensabile una formazione interdisciplinare, di taglio pratico e basata non solo su una didattica di tipo tradizionale ma anche su workshop, visite alle aziende che operano nel settore che interessa, partecipazione ad eventi e convegni. Insomma, mettere il naso fuori di casa, leggere, studiare, girare, curiosare. Il tutto per poi tornare a casa arricchiti e restituendo al proprio territorio questo arricchimento.
Questo è proprio quello che abbiamo fatto l’anno scorso e ci proponiamo di rifare anche quest’anno nel “Master in Manager dei processi innovativi per le start-up culturali e creative”, attivato presso l’università di Camerino nell’ambito del progetto Amandola Training Centre grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno e con la collaborazione del Comune di Amandola. La seconda edizione prenderà il via il 18 e 19 ottobre con un convegno dal titolo “Creatività, impresa e territorio” e che vedrà la partecipazione di eminenti studiosi del diritto dell’impresa ed esponenti delle realtà produttive e delle istituzioni culturali.
Lei è il direttore del Master “Manager dei processi innovativi per le start-up culturali e creative”, presso l’Università di Camerino. Quali opportunità offre il settore culturale per il rilancio dell’imprenditoria nelle zone delle Marche colpite dal terremoto del 2016?
Le opportunità sono molteplici, più si quanto si possa pensare, dalla legislazione speciale di agevolazione per i territori del cratere ai numerosi bandi per la concessione di contributi e finanziamenti a livello europeo, nazionale e regionale, fino ai premi messi a disposizione da privati, come quello di alcuni Rotary Club del territorio, che mettono a disposizione somme e aiuti sotto forma di consulenze specialistiche gratuite per la creazione di imprese innovative, con i quali stiamo definendo proprio in questi giorni un accordo di collaborazione.
Per concludere, direi che l’idea stessa di Unicam e Fondazione Carisap di investire ingenti risorse in un progetto formativo di questo tipo rappresenta una grande opportunità per riattivare il tessuto economico e sociale delle aree interne della regione Marche. Basti pensare che l’iscrizione al Master è gratuita perché il costo per gli studenti è interamente coperto dalla Fondazione. Formazione qualificata sul territorio
e per il territorio, questo è un po’ il nostro mantra.